Danza in Rete Festival, a Vicenza un weekend dedicato alla coreutica

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Sono previste anche negli ultimi giorni di programmazione interessanti prime regionali e prime nazionali a Danza in Rete, il Festival promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, giunto quest’anno alla settima edizione: saranno tre le performance in programma a Vicenza venerdì 3 e sabato 4 maggio, protagonisti talenti riconosciuti e artisti emergenti della giovane scena di danza d’autore nazionale.

Il primo dei tre appuntamenti è previsto venerdì 3 maggio ore 20.45 in Sala Maggiore al Teatro Comunale di Vicenza, per presentare – in prima regionale – una creazione di Adriano Bolognino, giovane ma già affermato coreografo napoletano. Si tratta di “Rua da Saudade” (2022) coreografia di Adriano Bolognino, musiche di Jon Balke feat Amina Alaoui, Jon Hassell, Joep Beving, Max Richter, Joao Gilberto, light design di Gianni Staropoli, dramaturg Gregor Acuna-Pohl, testi a cura di Rosa Coppola, costumi Tns Brand, interpretato da Rosaria Di Maro, Noemi Caricchia, Cristina Roggerini, Roberta Fanzini, una produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza in coproduzione con Torino Danza Festival/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Orsolina28, Fondazione I Teatri Reggio Emilia\ Festival Aperto.

Saudade è un’altalena. Un’atmosfera, uno stato d’animo, dipinta dall’infinita potenza delle immagini. Studiando come questo sentimento trova espressione, Adriano Bolognino ha approfondito la poetica di Fernando Pessoa e la sua grande creazione estetica: l’invenzione degli eteronimi. Ispirandosi, quindi, alle quattro principali personalità letterarie dello scrittore portoghese, gli eteronimi, le danzatrici in scena interpretano le diverse figure create dallo scrittore, dotate di identità indipendente, in relazione tra loro attraverso la Saudade, la nostalgia intrisa di malinconia, il particolare sentire che può essere attraversato da soli o in compagnia; ognuna di loro ha avvertito e esplorato la propria e intima forma di Saudade, mettendola poi in relazione a quella delle altre; il risultato è un lavoro originalissimo che parla di mancanza e desiderio, di strazio e tenerezza “una capsula trasparente che sigilla ma offre visione di ciò che non si può vedere e che si è lasciato dietro di sé ma che si conserva nel proprio cuore”.

Adriano Bolognino nasce a Napoli nel 1995. È vincitore del premio Danza&Danza 2022 come coreografo emergente. Il suo ultimo progetto “SAMIA” vince il bando Rum for Dans, mentre altri suoi spettacoli vengono selezionati nell’ambito di numerosi progetti: “Come neve” per Danza Urbana XL 2023, “Gli Amanti” per Aerowaves 2021 e “Rua da Saudade” per la NID Platform 2021 e Call for Creation/Orsolina28. Sviluppa coreografie anche per altre compagnie, fra cui “White Room” e “Divina” per la COB Compagnia Opus Ballet, “SKRIK” per la MM Contemporary Dance Company, “Yellow” per il Teatro dell’Opera di Roma, “Holm-Tal Milied?” per Zfin Malta National Company.

Il secondo appuntamento, nell’ambito di Danza in Rete Off, è in programma sabato 4 maggio alle 19.00, al Teatro Spazio Bixio a Vicenza; sarà il performer veneto Siro Guglielmi a presentare – in prima nazionale – la sua nuova creazione “Hyperlove” di cui è interprete con il giovanissimo Tobia Dal Cengio (14 anni), sound design di Buth, luci di Leonardo Benetollo, costumi di Gabriel, consulenza alla drammaturgia di Silvia Gribaudi, conversazioni di Michela Negro e Simone Baldo. La performance, una produzione ZEBRA in coproduzione con Danza in Rete Festival, porta in scena un dialogo tra diverse generazioni che si interrogano sull’amore e sul tempo, accostandole all’evento performativo, una danza che viaggia attraverso i corpi, i ricordi e le aspettative. I protagonisti sono un adulto e un bambino che offrono un inconsueto e spiazzante pas de deux che racconta un tempo ciclico, il passare degli anni e delle stagioni e, accanto, il tempo degli amori, dei desideri e delle paure. “Hyperlove” è un progetto finalista del Premio Prospettiva Danza Teatro 2023. I biglietti per lo spettacolo sono esauriti.

Siro Guglielmi ha completato la sua formazione come danzatore presso la Scuola del Balletto di Toscana a Firenze. Ha danzato per la compagnia giovanile Junior Balletto di Toscana e con il teatro Maggio Musicale Fiorentino a Firenze, per Dance Cyprus a Cipro, per il coreografo israeliano Itamar Serussi Sahar ad Amsterdam come in Italia, e per la compagnia Balletto di Roma diretta da Roberto Casarotto, dal 2015 al 2017. Nel 2018 è interprete nelle creazioni dei coreografi Andrea Costanzo Martini e Silvia Gribaudi. Come coreografo, il suo lavoro è stato promosso dalla rete italiana Anticorpi XL e selezionato da DNAppunti coreografici, CrashTest, Fuori Formato e Prospettiva Danza Teatro. Nel 2018 è coreografo italiano selezionato per “Duetto a tre voci”, progetto di ricerca e creazione in partnership tra CSC – Bassano del Grappa e Circuit-Est centre choréographique Montréal. Nel 2019, fonda il collettivo MINE.  “Esercizi per un manifesto poetico”, lavoro di debutto del collettivo, è progetto vincitore di DNAppunti coreografici 2019, selezionato per Aerowaves 2022 e NID Platform 2021-22.

Sempre nell’ambito di Danza in Rete Off è previsto il terzo appuntamento, che chiude la sezione performativa del Festival per lasciar posto ai progetti speciali (Danza in Rete per l’Ambiente): sabato 4 maggio alle 21.00 sarà presentato – in prima regionale – al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, “Shoes On” un lavoro di cui l’artista napoletana Luna Cenere firma coreografia e concetto, interpretato da Michele Scappa e Davide Tagliavini, musiche di Renato Grieco, New Order, disegno luci di Loris Giancola, direzione tecnica di Nicola Mancini, una produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza con il sostegno di AMAT e Comune di Pesaro, del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt) Anghiari Dance Hub, LIS LAB/Cross Festival, uno spettacolo selezionato alla NID Platform 2023.

“Shoes On” è un archivio di gesti e movimenti che dalle forme più ancestrali evolve fino a posture proprie dell’atletica o della danza. Solo due paia di scarpe vestono i corpi dei performer, diventando soggetto della scena. La creazione propone un’indagine architettonica sul corpo che, nell’attraversamento dei diversi registri, mostra le potenzialità e la sensibilità creativa della nudità, una nudità concepita come via per l’astrazione e l’espressione. Ispirata dalla corrente surrealista e dalle immagini di autori come Ren Hang (fotografo e poeta cinese, celebre per i suoi ritratti di nudo) Evelyn Bencicova (artista visiva slovacca) e dell’artista sperimentale svedese-britannico AdeY, Luna Cenere prosegue nella sua ricerca sui temi del corpo, la postura, prevalentemente di spalle, dei soggetti e il gesto. Appaiono nei suoi lavori paesaggi fatti di corpi che sottendono significati nascosti, partiture che svelano la natura simbolica e non solo antropomorfica del nostro essere corpo. 

Luna Cenere è danzatrice, coreografa e performer. Nel 2017 viene selezionata come artista AEROWAVES TWENTY18 per poi vincere il “Premio per la migliore coreografia” del Solocoreografico Festival and Award con Kokoro(2017) spettacolo selezionato dalla NID Platform 2019. Seguono: Twin(2018), Pneumatika (2018), Natural Gravitation – tributo a Isadora Duncan (2019), Zoé(2020) spettacolo selezionato per la NID Platform 2020; Shoes On (2022) selezionato dalla NID platform 2022. Riceve il Premio Speciale Positano Léonide Massine ai danzatori dell’anno (2019) e vince il Premio Danza&Danza 2020 come “coreografa emergente” con lo spettacolo Genealogia_Time Specific (2020). È sostenuta dall’azione Residence XL per l’anno 2019 ed è stata artista associata del Festival Oriente Occidente per il biennio 2019/2020. Dal 2017 i suoi lavori sono stati sostenuti e prodotti dal Centro Nazionale di Produzione Körper. Vincitrice del bando per le nuove coreografie della Biennale di Venezia (2022) dove ha debuttato con Vanishing place (2023).