Dario Rotondi, l’assessore alla sicurezza, la nostra sicurezza, quella della città, riesce ancora a stupirmi. Sta scadendo il suo mandato e scopre ora che le migliaia di multe, quasi tutte legate al degrado e di Vicenza, sono praticamente inutili, anche se dice che “la funzione di queste sanzioni si rivela modesta” (Giornale di Vicenza). Più che modesta, direi costosa. Elevare in strada una sanzione ha un costo, quello del personale incaricato. Trasferirla agli uffici, registrarle e affrontare l’iter burocratico, ne ha un altro, inviare la sanzione al domicilio del sanzionato che spesso non c’è, ne ha un altro ancora.
Inviare un sollecito, ecco che spunta un altro costo. Alla fine per le migliaia di sanzioni, 3.676 solo del 2017, ma la giostra continua a girare da anni, si spendono dei bei quattrini. Che sono della comunità. Poi magari succede, è successo, che a una prima sanzione per una ZTL superata per puro errore se ne aggiungano altre proprio per il fatto che il personale, impegnato a inseguire le migliaia di multati che non pagano, non hanno il tempo di informare tempestivamente il malcapitato che quel luogo erroneamente attraversato è invalicabile. Quindi il conto diventa notevole. Naturalmente per il cittadino che non evade, ma paga. Casi noti e denunciati dalla pubblica opinione.
Ma torniamo al nostro assessore che ammette che il problema è irrisolvibile. Ma nemmeno ci prova a indicare delle alternative. Si limita a dire che non è possibile applicare norme che non ci sono. Forse se il personale venisse invitato a elevare meno multe ma a controllare maggiormente il territorio, potrebbe anche accadere che qualche briciolo di miglioramento nella situazione di degrado denunciata dalla stesso assessore, avvenisse. Ma a un mese dalla scadenza della legislatura dichiarare la propria impotenza verso questo fenomeno fa un po’ sorridere ma anche fa tanta tristezza.
Vicenza merita una miglior attenzione.