
Il segretario provinciale del Partito Democratico di Vicenza, Davide Giacomin, esprime forte preoccupazione per l’eliminazione dell’esonero contributivo AVS al 7%, “una misura – ha detto – che nei fatti aumenta il carico fiscale per milioni di lavoratori dipendenti. Una scelta che penalizza la classe media e riduce il potere d’acquisto delle famiglie in un momento già difficile”.
I dem vicentini ricordano cos’era l’esonero AVS e chi ne beneficiava: “Fino al 2024 – viene chiarito -, l’esonero contributivo prevedeva uno sconto del 7% per i redditi fino a 25.000 euro annui lordi e uno del 6% per i redditi tra 25.000 e 35.000 euro. Tuttavia, dal 2025, il Governo ha deciso di eliminare questa misura, sostituendola con un nuovo sistema di detrazioni fiscali per i redditi fino a 40.000 euro. Una modifica che porta con sé un problema concreto: meno soldi in busta paga per molti lavoratori”.
“Il risultato è chiaro a tutti – prosegue Davide Giacomin -: chi guadagna meno di 1.900 euro lordi al mese si ritroverà circa 100 euro netti in meno in busta paga. Il Governo ha deciso di togliere soldi ai lavoratori dipendenti senza nemmeno spiegarlo chiaramente ai cittadini. Basta guardare la propria busta paga per accorgersi di questa stangata”.
Anche l’onorevole del PD vicentino Rosanna Filippin critica la scelta del Governo:
“È inutile che Giorgia Meloni si riempia la bocca parlando di tagli alle tasse e di classe media: nei fatti stanno aumentando il peso fiscale sui lavoratori dipendenti. Invece di intervenire per una riforma fiscale equa, tolgono 100 euro al mese a chi guadagna di meno. Il PD continuerà a battersi per un sistema più giusto, che non pesi sempre sulle spalle delle famiglie e dei lavoratori“.
“Il Governo Meloni spieghi agli italiani perché ha scelto di tagliare gli stipendi di chi già fatica ad arrivare a fine mese”, conclude Giacomin.