È stata accolta con grande soddisfazione dai familiari di Davide Rebellin la decisione del Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vicenza. Oggi, giovedì 7 dicembre 2023, lo ricordiamo dopo averne scritto da queste pagine, Il Gip Roberto Venditti ha rigettato la richiesta di patteggiamento presentata dal legale di Wolfgang Rieke. Ovvero, il camionista tedesco che ha travolto e ucciso a soli 51 anni il campione di ciclismo vicentino dandosi poi alla fuga (leggi qui).
A rendere nota la posizione della famiglia Rebellin, Studio3a-Valore Spa, società specializzata in risarcimento danni, che ha già ottenuto per i propri assistiti il risarcimento integrale dalla compagnia di assicurazione del mezzo pesante che ha investito e schiacciato la bici da corsa del campione che si stava allenando.
La richiesta avanzata dall’indagato era pure stata accolta positivamente dal PM Hans Roderich Blattner.
Rieke, dunque, è stato rinviato a giudizio, dovrà sostenere il processo per il reato di omicidio stradale, con l’aggravante della fuga e comparire in aula nell’udienza già fissata al 22 aprile 2024. Nel frattempo dovrà rimanere nel carcere di Vicenza, dove è detenuto da agosto.
“Siamo soddisfatti di questo rigetto e ringraziamo ancora la magistratura per il lavoro svolto e per l’attenzione riservata al caso di Davide” ha commentato il fratello Carlo che, come gli altri congiunti dell’atleta, non se l’è sentita di presenziare in aula. A rappresentare la famiglia c’erano il suo legale Davide Picco del Foro di Vicenza, e Alessio Rossato, di Studio3a-Valore.
“E’ un ulteriore e coerente segnale – prosegue Carlo Rebellin – dell’ottimo operato della magistratura berica che in questi mesi ha anche sempre respinto con decisione le reiterate richieste di arresti domiciliari presentate dall’avvocato dell’imputato. Ora aspettiamo con ansia l’udienza del 22 aprile, e confidiamo in una condanna più pesante ed equa rispetto a quella proposta nel patteggiamento: se il giudice l’ha rigettata significa che lui per primo non l’ha ritenuta congrua al crimine commesso.
Ho sempre sostenuto – conclude il fratello di Davide Rebellin – che un incidente può succedere, ma il comportamento tenuto da Rieke dopo l’investimento fa troppa rabbia: il video del sinistro, che abbiamo visto più volte, documenta chiaramente come sia rimasto sul posto per diversi minuti accanto al corpo esanime di mio fratello per poi scappare approfittando del fatto che non c’era nessuno a fermarlo.
Capisco l’agitazione del momento, ma poi ha avuto tutto il tempo per riflettere su ciò che ha commesso; anche le scuse ce le ha inviate dopo mesi, e presumibilmente sono state dettate dal suo avvocato. Una condotta orribile che va perseguita e punita adeguatamente”.