
Elon Musk avrebbe cercato di convincere il presidente americano ad adottare una linea più morbida sui dazi, ovvero a evitare di introdurne altri. Lo scrive il Washington Post citando a condizione di anonimato due fonti ben informate su colloqui privati tra i due, secondo le quali però i tentativi del super consigliere di Trump al momento non stanno avendo successo.
Solo ieri, infatti, il presidente americano ha annunciato ulteriori dazi del 50 per cento sulle importazioni dalla Cina. Musk, nel frattempo, ha pubblicato un video su ‘X’ in cui l’economista Milton Friedman lodava i benefici della cooperazione commerciale internazionale. Tra l’altro, in qualità di amministratore delegato di Tesla, Musk considera i dazi dannosi per gli obiettivi commerciali di un’azienda che ha la Cina, oltre che gli Usa, come hub chiave per la produzione e i consumatori.
Si tratta, scrive il Washington Post, della più grande disputa tra Trump, che ha fatto dei dazi una priorità della sua Amministrazione, e Musk, che ha investito quasi 290 milioni di dollari per sostenere il candidato repubblicano alla Casa Bianca. A parte gli appelli personali rivolti a Trump, Musk ha anche preso di mira il funzionario dell’Amministrazione che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dei piani tariffari, il consigliere commerciale della Casa Bianca Peter Navarro. “Un dottorato in economia ad Harvard è una cosa negativa, non una cosa positiva”, ha scritto Musk su ‘X’.
Navarro ha evitato di commentare, ma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt in una nota ha detto che “il presidente ha messo insieme un team straordinario di individui altamente talentuosi ed esperti che portano idee diverse sul tavolo, sapendo che il presidente Trump è il decisore finale”. Insomma, ha aggiunto riferendosi a Trump: “Quando prende una decisione, tutti remano nella stessa direzione per eseguirla. Ecco perché questa Amministrazione ha fatto di più in due mesi di quanto la precedente Amministrazione abbia fatto in quattro anni”.
Ma Musk ha fatto sapere che il suo auspicio è che le persone abbiano più libertà di muoversi tra i paesi in Europa e negli Stati Uniti e di lavorare in entrambi “se lo desiderano”. “Questo è stato sicuramente il consiglio che ho dato al presidente”, ha affermato. Intervenendo in collegamento video al Congresso della Lega, due giorni fa, Musk ha anche detto che vorrebbe vedere una “zona di libero scambio” tra Europa e Stati Uniti. Una delle fonti citate dal Washington Post riferisce che diversi dirigenti aziendali hanno lavorato nel fine settimana per creare un gruppo informale che possa fare pressione sui membri dell’Amministrazione Trump affinché adottino politiche più moderate.
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