Debussy, Mozart e Webern per i Notturni di Vicenza della OTO: l’8 luglio alle 21 è la volta di un quartetto d’archi preparato e guidato da Filippo Lama

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Continua la parata di archi ai Notturni, il ciclo estivo di musica da camera promosso dalla OTO e ambientato nella splendida cornice del Chiostro di San Lorenzo a Vicenza. Venerdì 8 luglio alle 21 è la volta di un quartetto d’archi preparato e guidato da Filippo Lama, da otto anni maestro formatore della OTO per la sezione dei violini primi. Gli altri protagonisti sono Myriam Guglielmo al violino, Martina Iori alla viola e Benedetta Baravelli al violoncello.

La soirée musicale sotto le stelle – in caso di maltempo il concerto si terrà nell’adiacente Chiesa di San Lorenzo – inizia nel segno di Debussy, del quale vengono eseguite le Danse sacrée et Danse profane del 1904 per arpa e archi (è l’arpista Irene Piazzai ad affiancare il quartetto della OTO). Composte nello stesso periodo in cui l’autore francese era alle prese con l’ambiziosa partitura sinfonica di “La mer”, le Danse hanno in comune un’atmosfera “anticheggiante” ma si distinguono l’una dall’altra per il mood meditativo della prima e la sensualità che caratterizza il valzer della sezione profana.

Al centro del programma c’è il Quartetto in Si bemolle maggiore di Mozart, passato alla storia con l’appellativo “La caccia” attribuitogli dall’editore Artaria per l’effetto di fanfare del tema iniziale che ricorda in qualche modo la musica da caccia in auge nel periodo rococò. Composto nell’autunno del 1784 ed eseguito pubblicamente nel gennaio dell’anno seguente, il pezzo – assieme ad altri cinque Quartetti – è un omaggio di Mozart a Joseph Haydn, autentico padre fondatore di questo genere musicale.

In finale si torna alla musica del Primo Novecento con il languido Langsammer Satz che Anton Webern scrisse a Vienna, poco più che ventenne, per sublimare con il linguaggio musicale l’inizio della storia d’amore con Wilhelmine Mortel, che sposerà anni dopo.

Filippo Lama collabora da oltre 30 anni con importanti orchestre italiane sia come violino di spalla che come solista. Fra queste, l’Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, la Toscanini di Parma, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, la Donizetti di Bergamo e soprattutto l’Orchestra da Camera di Mantova. Molto attivo anche in ambito cameristico, Lama insegna da molti anni al Conservatorio di Brescia.