“Decennio delle Scienze Marine per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030)”: l’assessore De Martin al workshop Cnr e Unesco per definire le azioni da intraprendere

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

L’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin ha partecipato questa mattina, a Palazzo Zorzi,  ai lavori del  “Mediterranean  Regional Workshop  for  UN-Decade  of  Ocean  Science  for  Sustainable  Development  (2021-2030)”, organizzato dal  Consiglio  Nazionale  delle  Ricerche  (Cnr)  in  collaborazione  con  Unesco,  Commissione Europea  e  Programma  delle  Nazioni  Unite  per  la  Tutela  Ambientale/Mediterranean  Action  Plan (Unep/Map).

L’incontro è parte di un programma di eventi regionali promossi a livello  internazionale dall’Unesco-Ioc  come  strumenti  consultativi  per  definire  il  piano  implementativo  che  la Commissione  Oceanografica  Internazionale,  su  mandato  delle  Nazioni  Unite,  sta  preparando  per definire  le  azioni  da  intraprendere  durante  il  “Decennio  delle  Scienze  Marine  per  lo  Sviluppo Sostenibile (2021-2030)”.

“L’acqua alta eccezionale dello scorso 12 novembre – ha esordito De Martin, nel portare i saluti dell’Amministrazione ai convenuti – ha dimostrato come Venezia viva gli effetti dei cambiamenti climatici da vicino. Il problema non è l’acqua alta in sé, con cui la città ha sempre convissuto, evolvendosi e adattandosi, continuando a costruire sul costruito. Il problema oggi è l’aumento della frequenza e della dimensione degli eventi. Come Amministrazione abbiamo deciso di far fronte alla situazione inserendo nel nuovo Regolamento edilizio norme di mitigazione climatica e di adattamento rispetto ai cambiamenti climatici, con interventi mirati su tutto il territorio comunale. Per quanto riguarda la città antica, ad esempio, abbiamo puntato sulla tutela degli edifici, con particolare attenzione agli impianti, ad interventi per elevare la pavimentazione e sulla protezione delle facciate.  

Ma incontri come quello odierno – ha concluso l’assessore – sono utili per la messa in comune di dati e informazioni ricavati da ricerche e monitoraggi continuamente aggiornati: il passo successivo dev’essere quello di relazionare i governi in merito, mettendoli in grado di compiere scelte politiche appropriate che garantiscano lo sviluppo sostenibile”.