Carissimi e carissime – scrive ai suoi associati e ai soci ex BPVi e Veneto Banca l’avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto – c’è molta confusione e anche in questi giorni siamo impegnati su due questioni: 1) l’urgenza di procedere rapidamente all’attuazione del Fondo per i risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, pubblicando il Decreto di attuazione del Fondo. Per questa urgenza sono schierati: ? il Consiglio regionale Veneto con odg del 3 luglio u.s., votato all’unanimità; ? il Senato, seguito dalla Camera dei deputati, che ha approvato all’unanimità un emendamento che sollecitare il Governo alla attuazione del Fondo, ponendo il termine massimo del 31 ottobre p.v., ? comunicato del neo eletto sindaco di Vicenza Francesco Rucco che mantiene così l’impegno di essere vicino ai risparmiatori.
Resta la preoccupazione per la reazione dei due sottosegretari (Massimo Bitonci e Alessio Villarosa) che hanno convocato a Roma una riunione il 24 luglio u.s. La situazione di quell’incontro è stata imbarazzante per la presenza di alcune associazioni irrilevanti sul piano della rappresentanza, profilo aggravato da uno smaccato orientamento partitico. Kafkiana poi la sollecitazione a dare suggerimenti per migliorare un testo “sconosciuto”, criticato da alcuni che pure si vantavano di non aver neppure letto la normativa istitutiva! Contiamo sull’onestà intellettuale: errare humanum est, perseverare autem diabolicum, Errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Siamo certi che i risparmiatori non faranno sconti ai responsabili del rinvio e respingiamo con fermezza quanto prospettato da don Enrico Torta e da Massimo Bitonci che parlano di una percentuale di risarcimento.
Speriamo che sia un pensiero sfuggito, sarebbe vergognoso per Giuseppe Conte, Massimo Bitonci e Luigi Di Maio rimangiarsi così gli impegni assunti dal Parlamento e rilanciati nella campagna elettorale.
2) mettere in agenda l’incremento delle risorse; aumentare lo stanziamento di 100 milioni non è un favore di questo o quel l’on.le porca miseria! È in gioco la parola e l’onore di tutti i partiti. Quando venne votato all’unanimità c’era l’impegno di adeguare le risorse alle esigenze che sarebbero emerse in sede di applicazione della legge.
Ma i conti non tornano con i rinvii e le voci fatte trapelare dal Palazzo: dalla ampia disponibilità di risorse nell’incontro del 24 luglio ora si legge di “400 milioni… attingendo ai conti dormenti“.
Con una non gradita pignoleria a Roma abbiamo sottolineato che si può contare su 1.600 – presenti in cassa- provenienti solo da conti correnti dormienti… ed è aperta tutta la partita per decine di miliardi per le polizze dormienti (almeno 4 miliardi sono quelli dichiarati da Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, in occasione della sua relazioen annuale di fine giugno, ndr). Non accetteremo mai che quella disponibilità pari a quasi meta’ del fabbisogno, venga sottratta ai risparmiatori. Siamo già stati traditi una volta!
Non ci stiamo: abbiamo condannato la piaga delle clientele nei vecchi partiti, oggi non cascheremo nella ragnatela indecente del voto di scambio.
Vogliamo dare invece un trasparente contributo al “cambiamento” che sollecita il dovere di tutti. Un prima sfida del cambiamento è la legalità ed il rispetto della parola data; quindi si applichi la legge: ora il Fondo è istituito che sia reso operativo.
Abbiamo chiesto il testo che questo Governo ha trovato sul tavolo di Conte/Tria…
Disponibili a migliorarlo – se lo rendono noto – ma non a mettere su un binario morto la legge 205 e rinviare tutto con una altra legge che non assicura il totale ristoro del danno ingiusto
E’ urgente un’assemblea, partecipate… organizzatevi per il 24 agosto, un sabato mattina sede da definire.
Intanto date la disponibilità.
Il coordinamento ANLA/Codacons/Senior Veneto
Franco Conte