In attesa di commentarlo, magari anche grazie a vostri contributi da inviare a questa nostra mail mail a voi riservata, e prima di sapere se porteranno a modifiche le osservazioni fatte oggi dalla cabina di regia convocata al Mef dal sottosegretario M5S Alessio Villarosa, affiancato oggi anche dal suo omologo in quota Lega Massimo Bitonci preferiamo non perdere tempo sul decreto attuativo degli indennizzi attesi dalle vittime della banche poste in Lca.
Dopo averla presentata alle 15.48 come l’avevamo ricevuta vi sottoponiamo, ora alle 17.42 nella forma finale e più chiara la bozza del decreto attuativo degli indennizzi del FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori) approvato nell’ambito della manovra di bilancio 2019 e su cui non si conoscono ancora le risposte date alle richieste inviate al Mef dalla Commissione Europea in cui si chiedevano chiarimenti entro lo scorso 31 gennaio 2019 in primis su due aspetti contestabili: l’estensione delle platea dei possibili beneficiari e le procedure di verifica degli aventi diritto.
Lumi sulla lettera e, soprattutto, sulle risposte date per evitare la bocciatura del FIR sono stati, intanto, chiesti dalle forze di opposizione dopo un’interrogazione di Forza Italia a firma della capogruppo Maria Stella Gelmini e di due deputati veneti, il vicentino Pierantonio Zanettin e il veneziano Renato Brunetta.
Leggeremo, intanto, con voi la bozza del decreto attuativo degli indennizzi per verificare se, come sarebbe auspicabile, nello stesso siano stati apportati i correttivi richiesti dalla Commissione, senza i quali, al di là dei proclami politici, il FIR non potrebbe partire visto che nessuno dei dirigenti del Mef deputati a ciò firmerebbe il provvedimento la cui attuazione, senza l’approvazione della UE, configurerebbe la possibile richiesta ai responsabili dei correlati ingenti danni erariali.