Decreto bollette, Piccolo (Confcommercio Vicenza): “Troppi esclusi dai benefici”

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Un passo avanti per aiutare famiglie e imprese ad affrontare i costi crescenti dell’energia, ma in troppi sono esclusi dai benefici: così il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo commenta il così detto “decreto bollette”, misura che introduce agevolazioni tariffarie in tema di energia.

Nicola Piccolo, Presidente di Confcommercio Vicenza interviene su decreto bollette
Nicola Piccolo, Presidente di Confcommercio Vicenza

Anche se il testo finale è stato pubblicato da poco in Gazzetta Ufficiale e andrà quindi analizzato a fondo, secondo il presidente di Confcommercio Vicenza c’è un dato innegabile che ne diminuisce e di molto i benefici, cioè il fatto che l’azzeramento per un semestre della componente ASOS degli oneri di sistema, che grava sui consumi di energia elettrica ed è pari a circa 42 Euro/Mwh, non si applichi alle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kW. “Questo – spiega Piccolo – di fatto esclude la maggior parte delle realtà che appartengono ai settori del commercio, del turismo e dei servizi. Ed è un controsenso, perché queste realtà, più di altre, hanno risentito negli ultimi anni dell’incremento dei valori delle materie prime energetiche”. In relazione ai costi delle forniture di gas metano, invece, le agevolazioni sono rimandate a futuri provvedimenti dell’Arera nei limiti delle risorse finanziare che emergeranno dal meccanismo individuato dal Decreto e correlato alle maggiori entrate relative all’imposta sul valore aggiunto.

Secondo una stima di Confcommercio nazionale, per le imprese del terziario di mercato le tariffe relative all’energia elettrica di gennaio 2025 hanno registrato una crescita media del 24% rispetto a gennaio 2024 e del 56,5% rispetto al 2019. Aumenti anche per il gas con un +27% rispetto all’anno scorso e +90,4% rispetto al 2019. Alberghi, negozi di alimentari, ristoranti e bar sono i più colpiti, ma l’incremento ha chiaramente interessato tutti. “Servono interventi più incisivi – ribadisce il presidente Piccolo – a cominciare, appunto, dall’estensione delle agevolazioni del “decreto bollette” anche agli oneri di sistema delle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kW; e servono poi riforme strutturali, a cominciare dalla revisione complessiva di tutte le componenti fiscali e parafiscali che gravano sulle bollette energetiche”.