Sono in totale 130.000 euro i fondi destinati al Comune di Valdagno nell’ambito del “Decreto Crescita” (D.L. 34/2019 convertito in Legge 58/2019). Una prima parte era stata utilizzata nel corso dell’estate per un intervento destinato all’edificio Manzoni, dove sono state posate delle speciali reti anti-sfondellamento che vanno a migliorare la sicurezza dei controsoffitti in caso di eventi sismici. Con la parte restante del capitolo, e anche quella più sostanziosa, si è provveduto alla sostituzione di un totale di 74 corpi illuminanti con lampade a led.
Decreto Crescita: a Valdagno i fondi usati per scuole e illuminazione pubblica
I fondi destinati ai comuni dal decreto, infatti, sono rivolti ad interventi di efficientamento energetico o che rientrino nello sviluppo territoriale sostenibile, da qui la scelta operata dall’Amministrazione valdagnese di destinarli a scuole e illuminazione pubblica.
Nel dettaglio le lampade SAP (sodio ad alta pressione) saranno sostituite a Maglio di Sopra, nella zona di via Bevilacqua e via Fornasa per un totale di 24 luci. Poco più in là, tra contrada Osti e via Miniera altri 18 punti luce seguiranno la stessa sorte, mentre a Castelvecchio sarà effettuato l’intervento maggiore, con un totale di 32 lampade da sostituire in diverse zone della frazione.
“In città si contano oltre 3.900 punti luce – ha commentato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Federico Granello – sui quali stiamo procedendo alla progressiva sostituzione con lampade a led, dando priorità a quei lampioni rimasti danneggiati a causa del maltempo lo scorso anno. Questo ci permette di avere un risparmio netto nei consumi, fino addirittura al 50%, oltre che poter contare su una luce chiara e più diffusa. Abbiamo visto nel caso di Maglio di Sotto come il passaggio alle luci a led abbia migliorato la visibilità, agendo anche da deterrente su piccoli fenomeni di vandalismo. Sulle strade queste sostituzioni si traducono anche in una maggiore illuminazione della carreggiata con conseguente miglioramento della sicurezza per automobilisti, motociclisti, ciclisti o pedoni.”