Decreto dignità, Di Maio: mi preoccupa dipendenza non business giochi. Minori risorse per taglio pubblicità finanziate dal Preu: +0,5% su Slot e Vlt

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Saranno gli apparecchi da intrattenimento – slot machine e Videolotteries – a fornire le risorse necessarie per compensare la riduzione di quelle conseguenti al taglio della pubblicità di giochi e scommesse, previsto dal decreto Dignità, giunto alla versione finale prima dell’approdo in Gazzetta ufficiale. Il Governo ha deciso di aumentare il Prelievo erariale unico (Preu) dello 0,5 su slot machine e Vlt, portando le rispettive aliquote al 19,5% e al 6,5% della raccolta.

“Gli oneri derivanti dall’articolo sono stimati in 150 milioni per il 2019 e 200 milioni dal 2020”, è scritto nella relazione tecnica che accompagna il testo. L’aumento delle aliquote fiscali sulle macchinette – stando ad un’elaborazione Agipronews – porterà maggiori entrate per 240 milioni di euro all’anno: 125 dalle slot e 115 dalle Vlt, ipotizzando per i due prodotti una raccolta sui livelli del 2017 (rispettivamente 25 e 23 miliardi di euro).  
Tutte confermate, stando all’ultima bozza, le misure già previste. L’esecuzione dei contratti pubblicitari alla data di entrata in vigore del decreto saranno consentiti “fino alla loro scadenza” e comunque per “non oltre un anno” dalla pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. Sarà quindi vietata «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet», si legge nel decreto. 
STOP ALLE SPONSORIZZAZIONI – Dal 1° gennaio 2019 «il divieto si applicherà anche alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni programmi, prodotti o servizi e a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale, comprese le citazioni visive ed acustiche e la sovraimpressione del nome, marchio, simboli, attività o prodotti la cui pubblicità, ai sensi del presente articolo, è vietata». 
LE DEROGHE – Sono escluse dal divieto «le lotterie nazionali a estrazione differita» come la Lotteria Italia e «i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli». Inoltre, «Ai contratti di pubblicità in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto resta applicabile fino al 30 giugno 2019 la normativa vigente anteriormente alla medesima data di entrata in vigore del presente decreto». 
LE SANZIONI – La violazione del divieto di pubblicità «comporta a carico del committente, del proprietario del mezzo o del sito di diffusione o di destinazione e dell’organizzatore della manifestazione, evento o attività, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria commisurata nella misura del 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, ad un importo minimo di 50mila euro». L’Autorità competente alla «contestazione ed all’irrogazione delle sanzioni è l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che vi provvede ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni». I proventi delle sanzioni saranno devoluti «ad un apposito capitolo dello stato di previsione della spesa del Ministero della Salute per essere destinati al fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico».

 

Decreto dignità, Di Maio: “operatori preoccupati? Mi preoccupano di più le persone a rischio dipendenza”
«Tra oggi e domani avrete il testo definitivo» del decreto Dignità: lo ha detto, come riporta Agipronews, il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, nel corso di un’audizione nelle Commissioni Industria e Lavoro del Senato. Rispondendo al senatore di Fratelli d’Italia Stefano Bertacco, che ha espresso preoccupazione per i lavoratori del settore dei giochi, Di Maio ha detto di «condividere le preoccupazioni sugli operatori, ma le preoccupazioni sono più grandi per chi si fa “adescare” dalla pubblicità del gioco. Il divieto di pubblicità è un primo passo, ma nel contratto di governo abbiamo individuato anche altre misure. Non si può più dire che il gettito proveniente dal gioco non si può toccare. Dobbiamo rimettere al centro la persona», ha ribadito. Inoltre, «abbiamo individuato una norma che consente agli operatori del settore di affrontare un periodo di transizione, fino al 2019». Dopo questa data «devono sapere che non si potranno più fare pubblicità e sponsorizzazioni».

Giochi, Di Maio: “dipendenza è una tematica urgente, decreto dignità in Gazzetta stasera”
«Siamo convinti che l’azzardopatia sia una tematica urgente e, per troppo tempo, sia passata in secondo piano». Lo ha detto, come riferisce Agipronews, il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, nel corso di un’audizione nelle Commissioni Industria e Lavoro del Senato, spiegando la decisione del Governo di approvare il decreto Dignità, che contiene alcune norme sul divieto di pubblicità del gioco. A margine dell’audizione, Di Maio ha confermato che il testo dovrebbe essere pubblicato questa sera. «Andrà in Gazzetta stasera? Credo di sì», ha detto.