Decreto Salvini su immigrazione e sicurezza, Rolando in Consiglio a Rucco: “no ritorno al passato, il sindaco si mobiliti”

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Il consigliere comunale del Pd Giovanni Rolando ha presentato una domanda d’attualità in consiglio comunale sul “Decreto Salvini immigrazione e sicurezza”: “porta più danni che benefici – spiega Rolando – è un ritorno pericoloso al passato. Serve cambiare intervenendo fin d’ora e spingere il parlamento alle modifiche. Il sistema Sprar funziona, accidenti. Il decreto Salvini attribuisce unicamente ai soli titolari di protezione internazionale  ed ai “minori non accompagnati” i progetti d’integrazione e d’inclusione sociale  dello Sprar. I richiedenti asilo verranno accolti solo nei grandi centri “Cara”. Non va bene. Il decreto va cambiato nei punti pericolosi. Il sindaco si mobiliti“. 

Domanda d’attualità. 

Con il decreto governativo sulla immigrazione e sicurezza, di questi giorni, si tende a smantellare il sistema SPRAR, il Sistema che accoglie in tanti comuni rifugiati e richiedenti asilo previa selezione delle commissioni prefettizie; un modello quello dello Sprar che è modello vincente; anche a detta delle associazioni che operano nel settore, del mondo del volontariato, esponenti del terzo settore e della società civile. Soggetti questi che già si sono espressi in termini critici nei confronti del decreto stesso, ribadendo la contrarietà alla volontà di restringere i diritti civili e le libertà.

Sottolineato dunque gli elementi di criticità del decreto in questione, che anziché accogliere in piccoli gruppi e in tanti comuni gli immigrati in attesa che le commissioni provinciali si pronuncino sulla domanda d?asilo, fa sì che le persone immigrate dovranno essere accolte in grandi strutture, e tutte concentrate in pochi siti, con il rischio di dar vita a nuovi ghetti che producono tensioni sociali e un aumento di irregolari.

Considerato che molto più utile appare l?alternativa già sperimentata degli SPRAR, che è suffragata da fatti positivi e la necessità di accelerare le risposte alle domande d?asilo non già tornare al passato, abolendo cioè la protezione umanitaria, presente oggi in tanti Stati europei;

Valutato che se il problema è sentito negli Sprar dove la partecipazione dei privati è parziale, lo è ancor più per gli altri modelli gestiti nella maggior parte da privati o da cooperative.

Richiamata infine la dichiarazione del sindaco di Vicenza Francesco Rucco sulla stampa di mercoledì 26 /09 /2018, secondo cui ?serve un controllo vero sull?attività dei privati. Un controllo che difficilmente i comuni, gravati spesso da situazioni di bilancio complicate, possono svolgere. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di mercanti di uomini? (il Foglio 26 09 2018 pagina 4).

Il sottoscritto consigliere Giovanni Battista ROLANDO chiede di conoscere:

  • la reale situazione nel merito per il nostro comune in capo all?accoglienza Sprar, alla luce dell?esperienza sin qui maturata e con particolare riferimento a quanti hanno richiesto asilo per

? motivi umanitari ? ( il 19% delle domande esaminate nel 2017 dalla commissione di Vicenza, stando ai dati forniti dal ministero come riportato dalla stampa);

  • se non intenda il sindaco attivare urgentemente le iniziative istituzionali e politiche utili per far sentire la voce, anche del consiglio comunale se del caso, e spingere per riformare la legge sull?immigrazione, ben sapendo che Vicenza e l?Italia hanno bisogno di immigrati regolari;

  • dovendosi il decreto passare ancora in Parlamento e dunque sia possibile apportare le necessarie, positive modifiche migliorative, nell?interesse generale della nostra comunità.