17 denunciati dalla Digos, il PRC vicentino sta a fianco dei militanti No Tav ed esprime loro tutta la sua solidarietà

751
Prc Vicenza con No Tav
Prc Vicenza con No Tav

Abbiamo appreso ieri – scrive Roberto Fogagnoli, segretario provinciale Rifondazione Comunista – dal TGR Veneto della Rai la notizia, confermata dal GdV, che ben 17 (leggasi bene diciassette) persone (no tav) sono state denunciate dalla Digos per il semplice fatto di avere chiesto in maniera visibile, all’amministrazione comunale di iniziare, ma per davvero non come la farsa del Teatro Comunale, un dialogo con la città rispetto alla devastazione che la imminente costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocita

Il movimento  No Tav, restato  inascoltato nella sua richiesta di esprimere la propria posizione e di avere un dialogo reale per il bene della città da una giunta sorda e assente, che ben sa dei molti punti critichi che il progetto contiene ha pensato bene di agire in modo forte: sono entrati nella casa comunale con striscioni, si sono accovacciati sulle scale ma senza impedire il passaggio della gente, ha chiesto a gran voce un incontro, fino ad allora negato. Non c’è stato alcun gesto vandalico, alcuna effrazione, alcuna occupazione di sale o interruzione di servizio.

Ma nonostante questo essi sono stati denunciati: 3 per IL REATO di manifestazione non preavvisata e 14 per IL REATO di occupazione di edifici pubblici. Questi sono considerati REATI, signori lettori, quando tutti i giorni ci sono reati ben più gravi, commessi proprio da coloro che si ergono a paladini del politicamente corretto, ad esempio il reato di agire contro la Costituzione, violando l’articolo 11 con l’invio di armi per la guerra in Ucraina.

Noi siamo spaventati: cittadini che non hanno di fatto commesso nulla, se non mettere i loro corpi come testimonianza e richiesta di ascolto diventano delinquenti. Non c’è stata alcuna violenza, nemmeno verbale, eppure essi sono considerati fuorilegge.

Se fino ad ora queste erano le conseguenze che ci si poteva attendere per la repressione del dissenso da qualche giorno a questa parte dopo il Decreto legge anti-rave, che anti-rave non è ma mira a colpire tutte le forme di lotta e tutti i dissensi per la difesa dei diritti non sappiamo cosa succederà, anzi lo sappiamo benissimo; basta leggere le parole contenute nel decreto che non saranno i rave ad essere duramente colpiti ma tutte queste forme di lotta, fuori dagli schemi che si vogliono imporre, ma che non hanno nulla di criminale. Una occupazione di scale, come quella di Palazzo Trissino sarà punita con l’arresto, il processo e la galera per molti anni. Chi oserà lottare in maniera forte sarà trattato alla stregua di qualsiasi piccolo criminale.

Il P.R.C. Vicentino ribadisce la sua vicinanza ai militanti NO-TAV. Siamo tutti NO-TAV e la prossima volta saremo molti di più.

Rifondazione Comunista – il segretario provinciale