Depuratore di Casale a Vicenza: Viacqua conferma la tabella di marcia

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depuratore di Casale

Il progetto strategico che riguarda la riorganizzazione del sistema fognario e depurativo che ruota attorno al depuratore di Casale a Vicenza sta procedendo nel proprio iter. Dopo la revoca del bando di gara decisa dal Cda di Viacqua nell’aprile 2022, davanti ad una proiezione di aumento dei costi pari ad almeno il 30%, il maxi-progetto è stato suddiviso in stralci funzionali per consentirne la più rapida prosecuzione.

“Il nuovo Cda insediato nel giugno 2021 – è il commento del Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman ha affidato ad un pool di esperti l’analisi della documentazione progettuale. Al lavoro si sono messi un legale e due docenti degli atenei di Padova e Udine, competenti in impiantistica ed economia. Il lavoro svolto ha portato a stabilire che l’opera sarebbe arrivata a costare oltre 110 milioni di euro per effetto dell’incremento dei costi delle materie prime che si è registrato negli ultimi anni in tutto il comparto delle costruzioni e non solo. Una tale somma, se impegnata in un unico lotto come da iniziale impostazione del bando voluta dal precedente Cda, avrebbe richiesto un fabbisogno finanziario rilevante e concentrato su un unico intervento. Questa condizione avrebbe inoltre creato difficoltà ad assicurare la copertura finanziaria di opere altrettanto strategiche per il territorio dei 68 comuni serviti.”  

Lo scenario individuato a luglio dal Cda ha quindi tenuto conto della compatibilità tecnica ed economica dell’intero impianto progettuale, oltre all’esigenza di completare non oltre la fine del 2026 le opere di competenza di Veneto Acque e relative alla posa del nuovo collettore Mosav – Modello strutturale degli acquedotti del Veneto.
In linea con questo scenario, nel mese di aprile inizieranno le procedure di gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva del collettore sud, delle opere del Mosav di Veneto Acque e della conversione del depuratore di Sant’Agostino. 

Tra le opere collegate al piano di riorganizzazione del sistema depurativo di Vicenza, rientra infatti anche la dismissione del depuratore di Sant’Agostino. Questo impianto sorge in un’area la cui urbanizzazione si è sviluppata nel corso degli anni tanto che, a tutt’oggi, vengono segnalati disagi legati alle emissioni prodotte dai processi di depurazione. Per complessità dell’opera, la dismissione ha ancora un orizzonte temporale lungo e per questo motivo lo scorso settembre il Cda di Viacqua ha deliberato lo stanziamento di un importo di 2 milioni di euro per la realizzazione di alcuni interventi, da prevedere sulle principali sezioni odorigene, finalizzati ad aumentare l’efficienza di abbattimento degli odori con l’obiettivo che possano portare ad un ulteriore miglioramento della situazione. 

“Viacqua – ha concluso Castaman – si riconferma attenta alle esigenze degli utenti mettendo in campo un investimento ingente e atteso da tempo per ridurre gli odori di questo impianto”.