Viacqua e Comune di Vicenza tornano a parlare del depuratore di Sant’Agostino e lo fanno per confermare ulteriori investimenti approvati dall’azienda allo scopo di efficientare la struttura e ridurre i disagi per le aree circostanti.
L’impianto sarà dismesso nell’ambito dell’ampliamento del polo depurativo di Casale per il quale, nelle scorse settimane, è stata aggiudicata la gara d’appalto per i lavori che dovrebbero durare 7 anni. “Solo allora – spiega Viacqua – sarà possibile chiudere definitivamente Sant’Agostino, insieme ad altri sei impianti minori della prima cintura urbana intorno a Vicenza”.
Il depuratore di Sant’Agostino è caratterizzato da una potenzialità di 100.000 Abitanti Equivalenti e dovrà poter mantenere la propria efficienza depurativa ancora per diversi anni in un costante processo di ottimizzazione volto a migliorare gli impatti sulle aree circostanti. A tal fine, quindi, Viacqua ha previsto una serie di nuovi interventi, da realizzare a breve e a medio termine.
“Per quanto riguarda gli interventi previsti a breve termine – specifica l’azienda -, entro la fine del 2023, si procederà con il completamento delle coperture sui pre-trattamenti, con specifico riferimento ai comparti di sollevamento iniziale e dissabbiatura-disoleatura, e con
il potenziamento dei sistemi di nebulizzazione già presenti sull’impianto per l’abbattimento degli odori.
Nel medio termine è invece previsto, entro il primo trimestre 2024, l’avvio di un’attività di modellazione del processo, mirata a simulare diversi scenari di funzionamento e individuare ulteriori potenziali interventi di miglioramento attuabili. Inoltre, in vista di una eventuale copertura fissa del comparto di sedimentazione primaria, la sostituzione del carroponte con relativi interventi sulle componenti elettromeccaniche. Infine, in caso di realizzazione della copertura fissa, sono previsti interventi di rinforzo strutturale e di risanamento delle pareti interne ed esterne del sedimentatore primario e realizzazione di apposito sistema adibito al trattamento dell’aria esausta”.
Viacqua ha spiegato che è previsto il fermo della sezione per l’esecuzione di questi interventi. È quindi necessario uno studio per verificare la fattibilità di un bypass. “Tale condotta – viene precisato – consentirà di gestire la fase transitoria dei lavori, garantendo al tempo stesso la continuità di trattamento del refluo per il periodo necessario ad eseguire gli interventi interni alla vasca”.
Se il bypass sarà fattibile, si procederà con l’affidamento e la realizzazione delle opere, le cui tempistiche di esecuzione sono calcolate in 11 mesi dopo l’aggiudicazione, per un importo stimato di 1,5 milioni di euro.
“Grazie alle risorse stanziate dal Consiglio d’Amministrazione lo scorso anno, bene 2 milioni di euro – ancora Viacqua – sono già stati realizzati alcuni interventi sull’impianto che hanno portato buoni risultati. Accanto alla copertura mobile realizzata su uno dei tre sedimentatori secondari, nel mese di giugno è stato attivato un sistema di nebulizzazione nei pressi del letto percolatore, mentre a luglio è stata potenziata la barriera osmogenica anche sul comparto di sedimentazione primaria per abbattere le emissioni odorigene.
La campagna di indagine olfattometrica eseguita ad agosto ha registrato concentrazioni di odori non critiche che rientrano appieno nei range caratteristici per il tipo di impianto oggetto dell’analisi. È stato così attestato l’efficace abbattimento delle emissioni per effetto della copertura mobile realizzata e del sistema di nebulizzazione. Se anche le prossime indagini confermeranno i dati, si potrà adottare la soluzione anche per gli altri due sedimentatori secondari”.
Se, al contrario lo studio di fattibilità del bypass dovesse avere esito negativo si valuterà l’opportunità di applicare il sistema di copertura mobile anche sul comparto di sedimentazione primaria.
“La dismissione del depuratore di Sant’Agostino ha finalmente tempi certi – ha spiegato il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman -, serve però poter assicurare processi depurativi efficaci fino al completamento di questo iter che, come sappiamo, ha ancora un orizzonte temporale piuttosto lungo. Per questo continuiamo a concentrarci, non solo sulla mitigazione ambientale, ma anche su un vero e proprio piano di riqualificazione sia di natura strutturale che nella componente energetica. Si tratta di mantenere un impegno preso prima di tutto con i residenti allo scopo di minimizzare il più possibile gli impatti sull’area”.
Delle opere ha parlato anche il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai: “L’ampliamento di Casale e, di conseguenza, l’avvio del processo di dismissione del depuratore di Sant’Agostino, sono stati tra i primi temi inseriti in agenda subito dopo l’insediamento.
Serviva dedicare da subito un serio ragionamento perché per troppo tempo quella zona ha sofferto la presenza del depuratore. Viacqua ha dimostrato di voler investire, ascoltando i cittadini, per mantenere l’efficienza depurativa del sito pur mitigando i disagi che gravano sulla popolazione, in particolar modo sul fronte degli odori”, ha concluso il primo cittadino.