Una ricerca demoscopica condotta dalla Uilca ha rilevato che 9 persone su 10 sono insoddisfatte dalla chiusura delle filiali bancarie: un dato emerso da un sondaggio sul fenomeno della desertificazione bancaria condotto su oltre 2.700 persone in 20 città italiane.
Secondo gli intervistati, la presenza di una filiale fisica influisce sulla propensione all’investimento in 7 casi su 10. Nel caso in cui la propria filiale chiudesse, il 18,5% si rivolgerebbe a un ufficio postale, mentre circa un quarto si rassegnerebbe ad operare online.
Questi dati sono stati rpresi oggi da Il Sole 24 Ore che, in merito al fenomeno, riporta la posizione del presidente del Cnel, Renato Brunetta. Quest’ultimo ha lanciato un tavolo di confronto nella casa dei corpi intermedi per trovare soluzioni al fenomeno della desertificazione bancaria. Brunetta ha suggerito di guardare a cosa sta facendo Poste Italiane con il progetto Polis e di immaginare il reimpiego dei bancari anche nell’ambito dei progetti del Pnrr.
Il vicedirettore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero, ha spiegato che l’Abi è disponibile a discutere di un tavolo al Cnel, ma che le soluzioni devono essere trovate soprattutto a livello di politiche pubbliche.
Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha definito le filiali bancarie un “argine contro lo spopolamento dei comuni più piccoli e per sostenere le economie dei territori”.
Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha richiamato le banche alla responsabilità sociale e al fatto che “l’Italia sta invecchiando, quindi la digitalizzazione spesso non è un aiuto per tante persone anziane”.
Fonte: Il Sole 24 Ore