Dhl Supply Chain e Consorzio Primo ai ferri corti, Massimo D’Angelo (USB): “oltre 400 lavoratori insieme alle loro famiglie vogliono certezze”

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Sciopero USB e Usb Veneto (foto di repertorio)
Sciopero USB e Usb Veneto (foto di repertorio)

La DHL SUPPLY CHAIN – scrive in una nota Massimo D’Angelo di USB Vicenza – opera in diversi cantieri della Provincia di Vicenza e precisamente Isola Vicentina, Trissino, Noventa Vicentina, dove sono occupati circa 400 lavoratori, soci e dipendenti in servizio per le grosse committenze del fashion utilizzando consorzi che a sua volta appaltano il lavoro alle loro cooperative consorziate, che spesse volte dopo qualche anno dopo aver prodotto bilanci in passivo si dileguano lasciando debiti.

A pagarne le conseguenze sono sempre i lavoratori ai quali spesso non viene applicato il contratto collettivo nazionale di riferimento e tra un cambio di appalto e un altro lasciano per strada tutta una serie di emolumenti salariali che poi mai o con gran fatica recupereranno.

Purtroppo negli anni abbiamo potuto constatare che in questa Provincia La “forma cooperativa” viene utilizzata come forma d’impresa più efficiente dai grandi committenti che esternalizzando tutto il settore della movimentazione e della logistica delle merci a consorzi e cooperative, cercano di risparmiare sul costo del lavoro.

I consorzi e le cooperative a loro volta per far quadrare i conti o per loro semplici speculazioni, spesse volte eludono vincoli contrattuali e/o legislativi tagliando diritti e salario ai propri soci lavoratori.

Nell’ambito di questo quadro generale che si regge principalmente sul profitto delle imprese committenti a discapito del salario, dei diritti e della dignità dei lavoratori, in questi giorni ci troviamo ad assistere all’ennesimo teatrino.

Il Consorzio Primo che aveva stipulato un contratto commerciale con DHL SUPPLY CHAIN, in data 15 Maggio 2018 invia una comunicazione che a far data dal 1 Giugno 2018 le attività svolte presso i siti DHL SUPPLY CHAIN della Provincia di Vicenza e di Padova da parte della consorziata la Fenice Società cooperativa ormai piena di debiti sarebbero cessate e, di conseguenza, assegnate alle cooperative Primecoop e Pool Service.

A distanza di due anni lo stesso Consorzio Primo insieme alle cooperative inviano alla DHL SUPPLY CHAIN la disdetta dell’accordo commerciale in quanto si sono visti costretti a recedere per annose e mai risolte questioni di adeguamento tariffario alla sostenibilità degli appalti.

Il 16 Maggio dovrebbe essere l’ultimo giorno di lavoro per i soci e i dipendenti delle due cooperative consorziate in questione.

A pochi giorni dalla data di cessazione del contratto commerciale il silenzio di DHL SUPPLY CHAIN su tutta la vicenda ci preoccupa.

La scrivente organizzazione sindacale ha chiesto un incontro urgente alla DHL SUPPLY CHAIN preferibilmente in sede protetta , presso la ITL Ispettorato Nazionale del Lavoro di Vicenza alfine di poter condividere un percorso che possa salvaguardare la continuità occupazionale di tutti i lavoratori insieme al mantenimento dei diritti acquisiti ad oggi in termini salariali e normativi e il recupero del pregresso delle gestioni passate che ammonta a decine di miglia di euro.

Ad oggi i lavoratori hanno ricevuto soltanto 500 euro di anticipo sulla paga e sono con le loro famiglie in enorme difficoltà economica.

Chiediamo da subito che la DHL SUPPLY CHAIN anticipi tutte le competenze salariali spettanti ai lavoratori alfine che quest’ultimi perlomeno possano dar da mangiare alle loro famiglie.


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