![USB presidio lavoratrici DHL SUpply Chain prefettura Vicenza 24 novembre USB presidio lavoratrici DHL SUpply Chain prefettura Vicenza 24 novembre](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2021/11/Schermata-2021-11-24-alle-17.55.10-696x394.png)
Il sindacalista USB Massimo D’Angelo e le sette lavoratrici della DHL SUpply Chain di Isola Vicentina rimaste in carico ad Amcar (quindi tecnicamente non licenziate) dopo l’accordo con OTB di Renzo Rosso, Confindustria, Regione Veneto e i sindacati CGIL, CISL e UIL, firmato da circa altri 300 lavoratori e salutato sui canali principali di stampa e istituzioni come innovativo ma fortemente criticato da USB e lavoratrici, sono stati oggi 24 novembre ricevuti dal vicario del prefetto di Vicenza dottoressa Russo (qui gli articoli di ViPiù che da circa un mese segue la vicenda).
![presidio davanti prefettura vicenza lavoratrici DHL Isola Vicentina 24 novembre](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2021/11/Schermata-2021-11-24-alle-17.40.16.png)
“Abbiamo raccontato la storia dell’accordo capestro e la dottoressa ha voluto sapere in quale situazione si trovano oggi le lavoratrici – ha detto D’Angelo a margine dell’incontro – e abbiamo spiegato che sono nel limbo perché non sapranno se torneranno a lavorare e non hanno accesso agli ammortizzatori sociali. Non vogliamo che la Regione Veneto sia un laboratorio sperimentale nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici” ha aggiunto.
“Abbiamo chiesto che la firma dell’accordo possa essere ritirata da CGIL, CISL e UIL” ha detto ancora il sindacalista. “Non me la sentivo di lasciare i miei diritti, i miei soldi di questi 10 anni” ha detto una lavoratrice. “Tre delle nostre lavoratrici hanno firmato piangendo” ha detto ancora D’Angelo. “Siamo stati minacciati dal segretario regionale della Filt – ha aggiunto – ci sono soldi e deleghe dietro la conciliazione, i sindacati prendono la loro quota.