DHL Supply Chain Isola Vicentina, sindacato USB e lavoratrici da vicario prefetto Vicenza: chiesto ritiro firma accordo

436
USB presidio lavoratrici DHL SUpply Chain prefettura Vicenza 24 novembre
USB presidio lavoratrici DHL SUpply Chain prefettura Vicenza 24 novembre

 

Il sindacalista USB Massimo D’Angelo e le sette lavoratrici della DHL SUpply Chain di Isola Vicentina rimaste in carico ad Amcar (quindi tecnicamente non licenziate) dopo l’accordo con OTB di Renzo Rosso, Confindustria, Regione Veneto e i sindacati CGIL, CISL e UIL, firmato da circa altri 300 lavoratori e salutato sui canali principali di stampa e istituzioni come innovativo ma fortemente criticato da USB e lavoratrici, sono stati oggi 24 novembre ricevuti dal vicario del prefetto di Vicenza dottoressa Russo (qui gli articoli di ViPiù che da circa un mese segue la vicenda).

presidio davanti prefettura vicenza lavoratrici DHL Isola Vicentina 24 novembre
presidio davanti prefettura vicenza lavoratrici DHL Isola Vicentina 24 novembre

“Abbiamo raccontato la storia dell’accordo capestro e la dottoressa ha voluto sapere in quale situazione si trovano oggi le lavoratrici – ha detto D’Angelo a margine dell’incontro – e abbiamo spiegato che sono nel limbo perché non sapranno se torneranno a lavorare e non hanno accesso agli ammortizzatori sociali. Non vogliamo che la Regione Veneto sia un laboratorio sperimentale nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici” ha aggiunto.

“Abbiamo chiesto che la firma dell’accordo possa essere ritirata da CGIL, CISL e UIL” ha detto ancora il sindacalista. “Non me la sentivo di lasciare i miei diritti, i miei soldi di questi 10 anni” ha detto una lavoratrice.  “Tre delle nostre lavoratrici hanno firmato piangendo” ha detto ancora D’Angelo. “Siamo stati minacciati dal segretario regionale della Filt – ha aggiunto – ci sono soldi e deleghe dietro la conciliazione, i sindacati prendono la loro quota.