Di Maio a Vicenza, settore orafi: “più soldi nella formazione per garantire ricambio generazionale”

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Di Maio, un nuovo adepto del trasformismo
Luigi Di Maio

Le associazioni di categoria CNA Orafi Nazionale, Confartigianato Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera, Confindustria Federorafi, Federpreziosi Confcommercio, Assocoral, hanno scelto VOICE, l’appuntamento mondiale del settore orafo gioielliero – organizzato da IEG, Italian Exhibition Group – che con 370 aziende presenti “dà voce” al settore, per presentare al Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio una vera e propria chart con le proprie istanze.

Il documento avanza precise richieste in tema di internazionalizzazione: velocizzazione dell’iter parlamentare per ratificare la Convenzione di Vienna sui metalli preziosi, attivazione di help desk per i contenziosi delle aziende con i paesi esteri, potenziamento degli accordi commerciali, non solo con USA e Giappone ed eliminazione dei blocchi doganali sul Corallo Rosso del Mediterraneo, attivazione di “fast line” per la partecipazione alle fiere di settore nel nostro Paese e, attraverso le nostre sedi diplomatiche, la presenza di operatori italiani nei paesi strategici per l’export, supporto alle PMI nell’accesso ai programmi di E-Commerce e avvio di una campagna di comunicazione trasversale del “brand Italia”.

In termini di semplificazione fiscale si domanda di estendere il regime di Reverse Charge alla filiera di produzione e commercializzazione del gioiello e di emendare le modalità di applicazione dell’art. 128, U.C. DEL T.U.L.P.S. per abbreviare i tempi del “fermo amministrativo o cautelare” nelle operazioni tra operatori del settore.

Rilanciare i percorsi formativi professionalizzanti e finanziare la presenza di progetti di istruzione superiore sono le richieste per garantire il ricambio generazionale nel settore e non depauperare un patrimonio di conoscenze unico al mondo.

Per la sostenibilità si chiede a Di Maio (che parteciperà a VOICE il 14 settembre) che l’Italia si adoperi per estendere e armonizzare le misure di tracciabilità a tutti i paesi europei e sostenga la candidatura del nostro Paese per l’emissione delle certificazioni “Kimberley Process” per la regolamentazione europea in tema di distinzione tra diamanti naturali e artificiali.