“Di salute si tratta”: l’assessore Venturini al convegno sulla dimensione socio sanitaria nella tratta e nello sfruttamento

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

L’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, è intervenuto questa mattina al convegno “Di salute si tratta. La dimensione socio sanitaria nella popolazione migrante con particolare riferimento alle persone coinvolte nella tratta e/o nel grave sfruttamento”, che si svolto questa mattina, lunedì 14 ottobre, nell’Aula magna dell’Istituto Universitario Salesiano di Mestre.

“La collaborazione che abbiamo instaurato con la Regione Veneto in questi ultimi quattro anni – ha esordito l’assessore Venturini – grazie anche alla presenza dell’assessore Lanzarin, ci ha consentito di portare avanti un lavoro di programmazione a medio e lungo termine, e non più solo legato alle emergenze. Inoltre il fatto che Assessorato alla Sanità e al Sociale siano insieme permette di operare in modo più coordinato e proficuo. La Regione in questi quattro anni è stata un partner attento, che ci sprona a fare sempre meglio e che, nonostante i tempi difficili dal punto di vista economico, non fa mancare le risorse. I risultati di questo lavoro si vedono. I temi della salute, dell’integrazione e dell’emersione dei fenomeni di tratta riguardano una vastità di ambiti e di professioni che non possono essere circoscritti solo al sociale o al sanitario o a quello del penale o del degrado, come a volte i cittadini possono percepire. E’ un tema molto complesso, di natura sociale ma anche economica, che per essere affrontato richiede un approccio su molti livelli, come stiamo facendo qui oggi”.

Il convegno è poi proseguito trattando di “Equità, salute e sfruttamento lavorativo dei migranti: dal neoliberismo ai diritti umani”, “Politiche di prevenzione, protocolli regionali e progetti in essere”, “Il ruolo dei consultori familiari e le attività progettuali”, “I servizi della salute mentale nei casi di vulnerabilità psichica del migrante: criticità e prospettive”. Nella seconda parte invece si è dato spazio alle testimonianze dei territori: “Il progetto N.A.Ve come strumento di risposta ai bisogni delle persone coinvolte nella tratta e nel grave sfruttamento”, “Comuni e Azienda Ulss nella presa in carico delle vittime di tratta: le esperienze dei territori veronese e padovano” e, infine, “La tutela della salute riproduttiva delle donne coinvolte”.