Diario Libero, Turi Parise racconta nel suo libro la sua vita tra successi imprenditoriali e passione per il giornalismo

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Turi Parise
Turi Parise

(Articolo su Turi Parise da VicenzaPiù Viva n. 11, sul web per gli abbonati).

“Diario Libero – La vita meravigliosa di un imprenditore giornalista” (Vicenza, Editrice Veneta, 2004, 176 pp., € 18,00. Si trova da Galla) è un libro autobiografico scritto da Turi Parise (Editrice Veneta, 17 pagine, 18 euro), ndr) imprenditore di successo con il pallino per il giornalismo, che all’età di novant’anni ha deciso di mettere nero su bianco la sua storia, sia nel mondo del lavoro, sia nel privato.
Un raccontare intenso e affascinante. Del resto, i novant’anni vissuti da Parise, tra il 1933 e il 2023, sono quelli che hanno cambiato il mondo. E Turi Parise ha vissuto i cambiamenti in prima persona e quasi mai da spettatore. Lui la realtà ha sempre voluto vederla da vicino, per capirla, per studiarla, per raccontarla agli altri o per provare a cambiarla. Non si è mai accontentato, non si è mai fermato, nemmeno adesso è fermo.
E il libro somiglia a lui. Un diario libero in cui ogni pagina offre mille spunti di approfondimento. Il susseguirsi dei capitoli non segue esattamente l’ordine cronologico, procede per lo più per analogie, per associazioni di idee, per pensieri presi al volo, soprattutto nella prima parte.
Ma va bene, anzi la lettura risulta naturale. Si legge del piccolo Turi che vive il dramma della guerra con l’inconsapevolezza della sua età, benché le bombe a spillo abbiano colpito da vicino anche la sua famiglia, del giovane Turi che a scuola inizia le prime collaborazioni con i giornali, inizialmente per l’orgoglio di leggere il suo nome stampato, poi con sempre maggiore consapevolezza, cura, attenzione e sana ambizione (più avanti arriverà il tesserino da giornalista pubblicista). Ogni tanto il narrare di Turi torna al passato, alla vita dei genitori ad inizio secolo, o dei nonni, toccando gli ultimi decenni dell’Ottocento. Poi le pagine riprendono il filo del discorso e si torna agli anni quaranta, alle maestre di scuola, ai primi amori, poi il servizio militare, il lavoro, l’avventura imprenditoriale, iniziata con grandi idee e poca disponibilità economica, ma che ha dato frutti importanti.
Il diario racconta anche di Lotta Continua, del potere operaio, delle fabbriche occupate. Sono poche pagine asciutte, drammatiche per certi versi, che spiegano forse meglio di mille dossier come fossero vissuti quegli anni.
Il racconto poi prosegue su toni leggeri con i racconti di viaggio. Tanta Europa, poi gli Stati Uniti, l’Egitto, il Giappone, la Russia… Sono le pagine più colorate, arricchite da fotografie e spesso accompagnate da aneddoti divertenti. Turi viaggia molto, per svago o per lavoro o unendo le due situazioni, e ogni viaggio per lui è sempre occasione di crescere, scoprire, imparare.
Continuano anche le avventure professionali, le storie famigliari, i figli, la passione per il ballo, qualche incontro con celebrità… davvero ogni capitolo testimonia una vita piena e
intensa. E in ogni momento si percepiscono le due anime di Turi: quella imprenditoriale, con la fabbrica che cresce, la ricerca di nuovi mercati, le innovazioni, i brevetti, il passaggio generazionale seguito con attenzione, e quella dello scrittore giornalista, mai sopita né accantonata, che si esprime anche nella realizzazione del giornale dell’Ordine dei Periti Industriali, oltre che in collaborazioni continue sia con la stampa locale sia con quella nazionale.
Nella corposa appendice si trova una vasta selezione degli articoli pubblicati da Turi nel corso degli anni, che fanno del diario libero di Turi Parise quasi un diario del mondo. Del resto l’autore lo sa bene e lo spiega anche nella sua breve introduzione: “La storia è un lungo intreccio di piccoli frammenti di cronaca quotidiana, tasselli che tutti insieme costituiscono il disegno delle nostre vite”.