Dichiarazioni Pietrosante, bufera sulle parole del consigliere comunale di Bassano del Grappa

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Non si placa la polemica a Bassano del Grappa per le dichiarazioni del consigliere Gianluca Pietrosante. Le sue affermazioni hanno scatenato reazioni da parte della politica ma anche del mondo dell’associazionismo, tanto che, propio ieri sera a Bassano del Grappa si è tenuto un flash mob per i Diritti delle donne.

Il consigliere comunale, eletto in maggioranza con la lista “Pavan Sindaco”, lo scorso 30 giugno durante l’assise consiliare si era espresso, lo ricordiamo, in merito al crollo demografico, attribuendo la “colpa alla legge sull’aborto e alle politiche della sinistra che mirano alla distruzione della vita“.

Parole dalle quali sembra aver preso le distanze anche il sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan. “Ogni consigliere comunale – ha commentato con una nota ufficiale – è libero di esprimere il suo punto di vista, ma le parole di Gianluca Pietrosante sono riferibili solo a lui. Non mi rappresentano e non rappresentano il punto di vista della lista in cui è stato eletto e neppure quello della maggioranza. Sono parole talmente lontane dalla nostra sensibilità che vanno smentite e circoscritte ad un coup théâtre che fa guadagnare il titolo del giornale al consigliere in questione ma che mettono solo in imbarazzo la nostra lista e la nostra coalizione”.

Piena solidarietà al consigliere Pietrosante arriva invece dall’associazione Destra Brenta “per gli attacchi scomposti e personali – scrivono in un comunicato stampa – portati avanti non solo dagli esagitati dell’estrema sinistra e del mondo femminista ma anche dai rappresentanti del PD e di Azione.
La buona politica vorrebbe che si discutesse delle idee di una persona senza però scendere su discriminazioni che esulano la politica, ci riferiamo alle battute infelici su abbigliamento o pizzetto o sulla presunta ricerca di visibilità. È questa una caduta di stile che non ci aspettavamo tanto più se portata avanti da amici che militano in altri movimenti politici.
È poi giusto entrare nel merito delle dichiarazioni. Il pensiero politico cattolico e conservatore, ha sempre posto al primo piano il valore della persona ed il diritto alla vita, fin dal suo concepimento, senza distinzione fra maschio o donna, passando per la tutela della famiglia.
Questi principi che la destra cerca di tutelare sono invece attaccati dalla sinistra su due fronti: culturalmente dai movimenti dei cosiddetti “diritti civili” (’68, femminismo, movimenti lgbt, etc) e politicamente dalla sinistra, in primis dal PD, che ha sempre proposto e sostenuto tutte le leggi che andavano in direzione del soggettivismo e contro la famiglia naturale.
Evidenziamo il “cosiddetto” perché in realtà questi diritti civili vengono tutelati ad intermittenza: si può essere intransigenti con gli alpini ma chiudere un occhio si tratta di babygang di immigrati; si deve essere tolleranti con gli islamici nel nostro paese ma chissenefrega se i cristiani vengono perseguitati dagli altri Stati.
Infine esprimiamo rammarico per la prima reazione del centro destra bassanese, o quantomeno per le dichiarazioni del nostro sindaco, che anziché cogliere l’occasione per approfondire determinate tematiche che sono estremamente complesse, ha preferito allinearsi agli slogan gridati dalla sinistra”.