Già nel mio intervento – scrive Ennio Tosetto Consigliere Comunale Lista Vinova – nel Consiglio Comunale nel giorno di insediamento della Amministrazione Rucco avevo messo in evidenza il pericolo che potessero essere sminuiti i valori legati alla nascita della nostra Repubblica Italiana. Avevo precisato che essere amministratore di una Città come Vicenza medaglia d’oro alla Resistenza significa anche tenere ben saldi i valori sui quali si fonda la nostra democrazia.
Aggiungevo che siamo usciti ormai 70 anni fa da una guerra fratricida, con la sconfitta del nazi fascismo, e non vorremmo oggi ritornare alle condizioni di quei tempi, o peggio al clima del ventennio fascista che tante ingiustizie, morti e lutti ha portato nella nostra Città e nel nostro Paese.
Avevo ritenuto e ritengo necessario porre la questione, insistendo su questo tema che so spinoso e divisivo, in quanto alcuni consiglieri eletti hanno espresso in modi diversi la loro esplicita “simpatia” verso ideologie legate al fascismo di Mussolini.
Ora, a distanza di qualche mese, la questione si è ripresentata con la cancellazione nell’invito e nel manifesto di commemorazione dei nostri Dieci Martiri, delle parole Resistenza ed eccidio nazifascista.
È una vecchia e consunta procedura: prima si cancellano le parole, fingendo di non cambiare i concetti, poi si offuscano i valori – come è stato fatto con le dichiarazioni e le omissioni del Vicesindaco, difese dal Sindaco – e poi si va verso la deriva dove prevalgono la forza e le ragioni del potere.
Come si fa ad annacquare gli eventi drammatici della storia, gli eccidi, il sacrificio di vittime innocenti, come nel caso dei Dieci Martiri uccisi e di cui Vicenza commemora ogni anno il sacrificio?
La difesa della libertà è sacrosanta, ma se i nazifascisti diventano generiche “truppe di occupazione” si altera il senso della lotta di Resistenza condotta da una parte consistente del popolo italiano, che ha versato il proprio sangue per affermare e costruire un paese libero e democratico, scevro dagli odi e dalle discriminazioni che hanno steso un funebre velo nero nel nostro Paese e in tutta l’Europa.
Si vuole dimenticare la storia, che ha visto in Italia sotto la dittatura fascista 80 anni fa l’emanazione delle Leggi Razziali, e si offende la memoria di questi Dieci Martiri e di tutti quelli che hanno dato la loro vita per un Paese più giusto e libero.
Dobbiamo fermare subito la revisione storica promossa dal Sindaco Rucco, che riceve in Municipio note organizzazioni dell’ultradestra come Forza Nuova, che ha sfilato domenica scorsa a Varsavia assieme a neonazisti, fascisti e ultradestra di tutta Europa, affermando di incontrare chiunque glielo chieda e dimenticando che la Costituzione nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione vieta e condanna il fascismo.