In Consiglio Comunale a Vicenza, anche con il voto dei gruppi di opposizione, mercoledì 25 settembre è stato approvato il PEBA, Piano Eliminazione Barriere Architettoniche. Avrà durata dieci anni e procederà per stralci successivi con un impegno di spesa complessivo di 10 milioni di euro, in parte sostenuti da contributi statali e regionali.
La relazione al Piano, redatto dallo studio di architettura Stefano Maurizio di Venezia, è stato presentato in Aula dagli stessi architetti con l’ausilio di slides. Dodici gli ordini del giorno dei cinque gruppi di centrosinistra oggi all’oposizione, alcuni dei quali approvati, altri fatti bocciare dal sindaco Rucco dalla sua maggioranza di destra e Lega, altri ancora ritirati.
Il consigliere Giovanni Rolando e altri 11 colleghi del Pd e opposizione alzano, però, la voce per un intervento urgente al semaforo storico di viale del Sole alla rotatoria dell’Albera, come segnalato da tanti cittadini, dato che è regolato da impianto semaforico a chiamata che ha un tempo di attraversamento pedonale di appena dieci secondi per i 15 metri di larghezza della strada. Con un tempo di luce verde per il transito dei veicoli misurato in 135 secondi, 13 volte tanto. Il che costringe le persone ai bordi del marciapiedi a lunghe soste e a respirare i gas di scarico degli innumerevoli TIR e veicoli che percorrono la strada.
“La realizzazione del PEBA ingloba – spiega Rolando – con le diverse estensioni della norma, gli edifici agli spazi aperti oltre ad interessare altri molteplici aspetti; riguarda sia le barriere fisiche che quelle senso-percettive. E’ fatto obbligo per i Comuni di adeguare progressivamente gli immobili pubblici ed il territorio urbano per renderlo sempre più accessibile da parte di tutti i cittadini. A tal fine sono da considerarsi gli attraversamenti pedonali delle strade, da renderli sempre più facilmente fruibili da parte delle persone disabili e con ridotta capacità motoria e sensitiva”.