Digitalizzazione delle imprese nel Vicentino: i dati dell’Osservatorio Economico Confesercenti

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Ancora scarsi gli investimenti nel settore della digitalizzazione per le imprese vicentine del commercio ma chi ha investito dichiara di avere avuto importanti benefici sia per quanto riguarda gli aumenti delle vendite che aumenti di clienti. Lo dichiara il Presidente Confesercenti del Veneto Centrale sui dati raccolti dall’Osservatorio Economico Confesercenti. Dati raccolti nell’ultima settimana su un campione di un centinaio di imprese.

Al giorno d’oggi per una piccola impresa nel settore del terziario, non basta più essere presente in un unico canale di vendita. Oggi è più che mai necessario intercettare tutti i punti in cui un cliente entra in contatto con l’impresa per poterne capire le intenzioni e offrire il prodotto o servizio più rispondente ai suoi desideri.

Ciò significa che per le piccole imprese ed i negozi di vicinato è fondamentale farsi trovare dai clienti che comprano quando, come e da dove vogliono senza necessariamente seguire un percorso lineare.

Le pmi fino ad ora hanno prevalentemente usato la digitalizzazione per rispondere a bisogni di adeguamento normativo con strumenti quali Pec, firma digitale, fatturazione elettronica. In pratica delegando la trasformazione digitale alla semplice conversione dei documenti cartacei in file digitali. Processo giusto ma che tuttavia, è solo il primo passo per affrontare la digitalizzazione dei processi aziendali.

Da un’analisi che il nostro Osservatorio Economico ha fatto recentemente su un centinaio di piccole imprese Vicentine, emergono investimenti limitati per ottimizzare i processi aziendali. Come mai, quali sono i problemi? Sicuramente tra i principali troviamo i costi da sostenere per l’investimento (36,4%) che ad oggi sono ritenuti ancora troppo alti. Secondo fattore la sensazione che i ritorni siano ancora poco certi (38,2%) ed al terzo posto la scarsa conoscenza delle soluzioni presenti sul mercato (30,9%) che si collega con la mancanza di competenze interne adeguate (18,2%).

Eppure gli intervistati che dichiarano di investire, hanno rilevato benefici tangibili in seguito all’implementazione di processi di digitalizzazione. Tra i principali vantaggi: aumento delle vendite (40,8%), aumento dei clienti (52%), rapido accesso alle informazioni (64,8%), miglioramento della customer experience (25,4%).

MA QUALI SONO GLI STRUMENTI PER DIGITALIZZARE UN’AZIENDA? E QUALI QUELLI MAGGIORMENTE IN USO NELLE NOSTRE IMPRESE?

I canali maggiormente utilizzati per raggiungere il cliente sono il sito internet che è utilizzato da quai il 60% dei rispondenti, la pagina Facebook che il 65% dei rispondenti dichiara di avere, e la pagina instagram (46,5%). Questi sono gli strumenti per i negozi più all’avanguardia.

L’utilizzo del portale online e-commerce non è ad oggi molto utilizzato (solo il 12,7%) .

In crescita i dati sull’utilizzo di Google My Business che arriva al 35%.

I canali come twitter, app, marketplace e intelligenza artificiale non sono stati presi in considerazione dalla maggior parte dei commercianti per mancanza di informazioni o per target non adatto della clientela.

Per quanto riguarda i Software gestionali, ovvero programmi progettati per automatizzare alcuni processi, solo l’8,5% dichiara di avere un CRM anche se il 74,6% dichiara di aver investito in qualche strumento legato alla gestione della fatturazione elettronica.

Altro dato interessante riguarda la presente del wi-fi in store che al momento è ancora molto bassa, raggiungendo solo il 25,4% .

Vetrine intelligenti, realtà aumentata, sistemi di couponing, monitoraggio dei clienti in store rimangono strumenti ancora poco utilizzati.

CONFESERCENTI PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

Sono tanti i progetti che Confesercenti sta portando avanti a livello nazionale e locale in questo processo verso la digitalizzazione.

Di particolare rilevanza assume la collaborazione chiusa a livello nazionale con Google, finalizzata ad aumentare la presenza online delle piccole imprese permettendo loro di interagire rapidamente con i propri potenziali clienti e fornendo informazioni utili nel momento in cui gli utenti effettuano determinate ricerche.

Di sicuro interesse la collaborazione con Olivetti per la trasformazione del negozio 4.0. Con Var Group per quanto riguarda il gestionale ( CRM ) ma anche l’accesso a piattaforme di market place dedicate a clienti segmentati nel mondo (Cina). Il recente accordo con l’Università di Padova per dare avvio ad un contest di idee per agevolare la trasformazione digitale.

Ma non dimentichiamo i nuovi sistemi di pagamento elettronico, Satispay e Sum Up in prima fila .

Sperimentazione nei negozi con registratori di Cassa Intelligenti .

Una riflessione particolare sulla formazione alla luce di questi dati va fatta, dichiara Nicola Rossi Presidente di Confesercenti del Veneto Centrale.

Il futuro sta nell’imparare, nell’apprendere. Innovazione è apprendimento.

Per essere competitive nel mercato odierno, le nostre imprese devono avere la capacità di cambiare continuamente, in un’ottica di orientamento al cliente. Questo cambiamento non deve essere esclusivamente della funzione commerciale, ma deve pervadere tutti i settori dell’organizzazione aziendale.

E’ evidente il nesso indissolubile tra organizzazione aziendale e sviluppo delle competenze professionali.

L’organizzazione aziendale del futuro si troverà sempre più davanti a delle sfide alle quali non potrà sottrarsi: il miglioramento continuo, la qualità totale, l’innovazione permanente e l’orientamento al cliente sono le principali esigenze alle quali già oggi tutte le imprese devono fare fronte.