?Le dimissioni del Cda di Anas rischiano di avere pesanti ripercussioni anche per il Veneto, a cominciare dall?operazione Veneto Strade che potrebbe saltare?. A lanciare l?allarme è Stefano Fracasso, Capogruppo del Partito Democratico, tramite una nota con la quale commenta ?La decisione del presidente Armani e di due consiglieri di lasciare l?incarico, facendo decadere il Consiglio di amministrazione, in polemica con l?esecutivo. Una scelta frutto della volontà del ministro dei Trasporti Toninelli di non procedere con il processo di fusione con Ferrovie.
Così il Governo gialloverde mette in pericolo importanti investimenti sulla viabilità regionale. Chiediamo venga fatta chiarezza su cosa accadrà adesso: la partita doveva essere chiusa cinque mesi fa, siamo invece a novembre e c?è il rischio di ripartire da capo, per questo presenteremo a breve un?interrogazione urgente?.
?La delibera della Giunta assicurava che entro giugno sarebbe stato perfezionato il passaggio di 700 chilometri di strade ad Anas secondo un piano che prevedeva 21 milioni l?anno per la gestione e altri 10 annui per la manutenzione. Soldi indispensabili, in particolare per la provincia di Belluno che oggi ne ha quanto mai necessità e che adesso potrebbero non arrivare più per la scelta dell?esecutivo di cancellare la fusione con Ferrovie, solo perché decisa dal Governo precedente. E a rimetterci, caro Zaia – conclude Fracasso – saranno ?prima i veneti??.