In merito alle notizie apparse sugli organi di stampa – è scritto in un comunicato congiunto di Cgil-Cisl-Uil di Vicenza e provincia (confederazioni, categorie e pensionati) – delle dimissioni del Consiglio di Amministrazione dell?IPAB e del Presidente di Ipark esprimiamo tutta la nostra preoccupazione, perché ancora una volta l?Istituto si trova al centro di situazioni che nulla hanno a che vedere con il benessere degli ospiti e del lavoro dei dipendenti, che danneggiano l?immagine dell?ente e che allontanano coloro che vorrebbero usufruire dei servizi.Le dimissioni del CDA e la conseguente querelle politica rischiano infatti di mettere in secondo piano le priorità che dovrebbero invece essere al centro dell’attenzione: il futuro e la sostenibilità economica di un ente che impiega oltre 400 lavoratori e lavoratrici e che si occupa della salute di 600 ospiti, per lo più anziani, della nostra provincia.
Da anni denunciamo una situazione economico-finanziaria dell’ente deficitaria, l’assenza di assunzioni di personale a tempo indeterminato, tagli ai salari ed una politica aziendale incentrata su tentativi di privatizzazione ed esternalizzazione di servizi.
Per questo riteniamo necessario che Regione Veneto ed il Sindaco Rucco giungano al più presto alla decisione di nominare un nuovo CdA, che abbia il mandato di mantenere la natura pubblica di IPAB, bloccare i processi di esternalizzazione, procedere ad un piano di assunzioni che ripristini la dotazione organica e dia finalmente corso in maniera completa a quell’accordo di programma che permetterebbe il rilancio e la tutela della qualità dei servizi di uno dei maggiori patrimoni sociali della città.
E? necessario infine affrontare senza ulteriori rinvii una riforma delle IPAB in centri servizio del sistema socio-sanitario del Veneto, alla luce anche dell?aumento del numero di persone anziane e dei loro bisogni, in particolare di quelle non autosufficiente.
Il Sindacato Confederale vicentino, assieme a quello dei pensionati e dei lavoratori, come sempre è disponibile al confronto con gli Enti preposti al fine di salvaguardare la tutela degli anziani e dei lavoratori presenti nell?IPAB del capoluogo e di preservare un bene della comunità locale.