Trovo il metodo e il contenuto delle dimissioni – afferma in una nota Roberto Cattaneo, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale di Vicenza – presentate in maniera del tutto anomala dall?intero consiglio di amministrazione dell?Ipab seguito dal presidente di Ipark. Persone che hanno una minima conoscenza delle regole, almeno quelle delle buone maniere e che in alcuni casi non mancano di esperienza negli enti pubblici, avrebbero dovuto rassegnare le loro dimissioni agli organismi istituzionali che li hanno nominati e a quelli che per legge esercitano le funzioni di controllo: il Comune di Vicenza nella persona del Sindaco, e la Regione Veneto nella persona del Presidente della Regione.
Lo hanno fatto invece in una conferenza stampa che in ogni caso poteva essere svolta immediatamente dopo. Non averlo fatto significa una forma di mancanza di rispetto non solo verso le persone ma verso le istituzioni, e questo è un atto riprovevole e inaccettabile sul piano del rispetto della democrazia. Inoltre solleva non pochi interrogativi circa le motivazioni reali per una simile insensata scelta di metodo.
Il contenuto delle dimissioni è inaccettabile perché in grande parte non veritiero ma oltre a ciò anche perché è offensivo in modo del tutto gratuito. La insinuazione che la amministrazione Rucco avrebbe ?l’obiettivo è di affossare le istituzioni IPAB e consegnare di fatto l’assistenza degli anziani ai privati? è frutto di una visione della politica contorta e che non appartiene di certo alla nostra realtà. Casomai è proprio più adatta a chi utilizza questi metodi scorretti per offendere le istituzioni. Riguardo le poltrone fino ad ora mi sembra che siano più attraenti per la parte politica che ci ha preceduto nel governo della città visto che ben pochi dei nominati dall?ex sindaco Variati, al quale va dato atto che li aveva invitati a farlo, hanno sentito la necessità di mettere a disposizione della nuova amministrazione le loro poltrone.
Va riconosciuta la correttezza del comportamento del sindaco Francesco Rucco al quale va tutta la nostra solidarietà. La scorrettezza appartiene ad altri soggetti.