Diocesi Vicenza, Giubileo dei malati con il vescovo Giuliano

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Il Santuario di Monte Berico visto dal parco di Villa Guiccioli. Foto: Marta Cardini

Martedì 11 febbraio 2025 al santuario di monte Berico di Vicenza verrà celebrato il Giubileo del malato per la diocesi. La celebrazione inizierà alle 10 e 30 e sarà presieduta dal vescovo, monsignor Giuliano Brugnotto.

La memoria della Beata Vergine di Lourdes, in ricordo delle apparizioni avvenute a santa Bernardette, è accostata da diverso tempo dalla Chiesa cattolica alla giornata del malato, proprio per le numerose guarigioni avvenute nelle acque del fiume Gave sulle cui rive è sorto il santuario mariano. Anche per questo è stato scelto un santuario mariano per il giubileo dell’11 febbraio e la Messa verrà preceduta dalla preghiera del rosario che inizierà alle 10.

L’UNITALSI si è attivata per accompagnare alcuni anziani ed ammalati che si trovano in RSA. Sono attese più di trenta persone in carrozzina.

“Tutti noi, prima o poi, siamo chiamati a confrontarci con il limite e la fragilità delle nostre vite”, ha detto il vescovo Giuliano. “Guardare agli ammalati nella loro fatica, spesso quotidiana, è importante, ma ancor più è considerare che la vita di ogni persona, anche di chi vive una malattia, non è solo quella, ma molto di più. Le relazioni vissute e che abitano il cuore sono ricchezze che nessun evento della vita può portare via. Sono segni della vicinanza di Dio, anche nei momenti più difficili”, ha concluso il vescovo.

La Messa verrà trasmessa in diretta su TVA e su Radio Oreb.

Intanto, sabato 8 febbraio al Palasport Livio Romare di Schio si è svolta l’assemblea diocesana che ha visto la partecipazione di 1.500 fedeli provenienti da tutti i 14 vicariati che compongono la Chiesa vicentina. Tra i partecipanti presenti una delegazione delle chiese cristiane di altre confessioni presenti nel territorio berico, i rappresentanti della vita consacrata, delle associazioni e delle comunità etniche. La liturgia è stata animata al mattino dal gruppo “I Metrica”, mentre nel pomeriggio da “I Mendicanti di sogni” dei quali faceva parte Sammy Basso. Il commento di entrambi i momenti di preghiera è stato affidato a Gigliola Tuggia.

La giornata è stata condotta da Giovanni Menegato e Giulio Lago, che insieme ad Elisabetta Pomi, Alessia Carraro, Anna Gozzi, Emily Faggioni ed Alessia Pettenuzzo, hanno affiancato negli ultimi due anni don Flavio Marchesini, vicario episcopale per l’Evangelizzazione nelle parrocchie riunite in unità pastorali. Il percorso che ha condotto all’assemblea odierna è stato piuttosto articolato perché ha visto due assemblee per ognuno dei 14 vicariati alternate da un incontro nelle parrocchie. Il tutto con la finalità di coinvolgere e ascoltare quante più persone possibili.

Un primo momento di rilievo è stato infatti quello delle interviste ad alcune figure significative durante il cammino di ascolto del territorio: preti, facilitatori dei gruppi vicariali, coordinatori.

Don Flavio Marchesini si è quindi soffermato in modo più approfondito sui cambiamenti ed i loro criteri che toccheranno la Chiesa di Vicenza: non solo la riduzione delle attuali 90 unità pastorali in poco più di 50, ma anche altri possibili cambiamenti territoriali, “i quali saranno positivi se, piano piano, con i tempi necessari, tutti ci metteremo insieme per collaborare. Più di tutto, si tratta di un cambio di mentalità che è ben radicato”, ha spiegato don Marchesini.

Dopo pranzo è intervenuto il vescovo Giuliano che ha dapprima incoraggiato tutti i fedeli a non temere di considerare “le visioni dei giovani ed i sogni degli anziani”, con riferimento al profeta Gioele. Tra i sogni citati dal Vescovo il progetto Animatori di comunità e lo stile con cui l’équipe organizzativa ha interpellato la diocesi intera durante il processo che ha portato all’assemblea odierna. Per i sogni degli anziani ha invece citato la Chiesa sinodale tanto desiderata da Papa Francesco. Tra i segni di crisi che mons. Brugnotto ha citato vi sono le situazioni considerate “fuori” dalla Chiesa (divorziati, gay…), una Chiesa decentralizzata, il ruolo delle donne nella Chiesa, il ripensamento del ministero presbiterale, la dimensione relazionale per vivere in modo più fecondo quanto celebrato in Chiesa e l’ascolto del grido della terra.

“Il processo che abbiamo vissuto fin qui come Chiesa berica è stato molto importante”, ha detto il Vescovo. “Ora ci attendono altri passi significativi come le parrocchie riunite in unità pastorali, le unificazioni di alcune parrocchie, il rispetto del creato, l’attivazione della comunità ecologica diocesana e la vita comune per i presbiteri. Sono esperienze che in parte già sono vissute, ma abbiamo bisogno di farne il nostro stile quotidiano, anche per dare una testimonianza evangelica più credibile”, ha concluso il vescovo Giuliano.

Il Vescovo ha poi annunciato di aver accolto la richiesta dell’Azione Cattolica Vicentina di aprire il processo di beatificazione di Momi Bevilacqua, originario di Chiampo, e quindi verrà chiesto il formale nulla osta alla Santa Sede.

Nell’ultima parte del suo intervento, mons. Brugnotto ha parlato dei ministeri istituiti anticipando la necessità che la Chiesa possa essere accompagnata anche da laici e laiche competenti e chiamati a vivere alcuni servizi specifici, come il lettorato e l’accolitato.

Nella preghiera che ha concluso l’assemblea della diocesi di Vicenza, sono stati istituiti tre lettori ed una accolita. Si tratta per il lettorato di Andrea Panarelli, Annalinda Zigiotto e Davide Viadarin, mentre Monica Toffanello verrà istituita accolita.