Discarica, arriva il “no” del consiglio comunale di Lonigo

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Approvato all’unanimità un Ordine del Giorno con parere negativo all’ampliamento dell’impianto della società Acque del Chiampo S.p.A.

Un convinto parere negativo all’ampliamento della discarica n. 9 della società Acque del Chiampo S.p.A.“. È quanto esprime un Ordine del Giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Lonigo nella seduta di lunedì 5 agosto.

L’Ordine del Giorno è stato presentato dal Sindaco Luca Restello, sentiti anche i Capigruppo consiliari, conseguentemente all’assemblea ordinaria dello scorso 31 luglio dei soci di Acque del Chiampo, nel corso della quale è stato illustrato ai Sindaci il progetto definitivo dell’ampliamento e copertura superficiale finale dell’impianto per rifiuti non pericolosi sito in Comune di Arzignano. Una ipotesi sulla quale lo stesso Restello aveva motivato ed annunciato in assemblea “il proprio voto decisamente contrario per la salvaguardia degli interessi primari della salute pubblica e dell’ambiente”. La ferma presa di posizione del Comune di Lonigo parte dal presupposto che in precedenza tutti i Consigli comunali dei Comuni soci avevano approvato il piano proposto da Acque del Chiampo per la futura realizzazione di un termovalorizzatore dei fanghi conciari e che “nelle riunioni preliminari di illustrazione di tale progetto, anche pubbliche, Acque del Chiampo S.p.A. o qualsiasi altro esponente politico dell’Arzignanese non hanno mai fatto riferimento a un ampliamento provvisorio della discarica”.

L’OdG riferisce che l’ampliamento dell’impianto viene giustificato esclusivamente per motivi di sicurezza della produzione conciaria della Valle del Chiampo, atteso che il previsto termovalorizzatore potrà entrare in funzione non prima del 2024. Motivando la propria contrarietà con diverse osservazioni di carattere ambientale, tecnico e procedurale, l’Amministrazione leonicena sottolinea che “la Regione Veneto in sede di valutazione e autorizzazione del progetto, dovrà tenere conto del presente Ordine del Giorno e non essere al servizio delle contingenze non dovute ad emergenze, ma ad errate scelte della politica della Valle del Chiampo che ha sempre preferito spostare i problemi verso valle e mai procedere con un assetto organico, condiviso, migliorativo e garantista della salute pubblica”.

Il documento approvato dal Consiglio comunale, nel dire “no” all’ampliamento della discarica n.9 di Acque del Chiampo S.p.A., suggerisce l’immediata apertura di un tavolo di concertazione tra tutti gli enti coinvolti e la Consulta dei conciari per pianificare una sostanziale modifica della produzione conciaria rivolta ad una tipologia di concia sempre più “green”. L’Odg chiede inoltre agli enti competenti che “nella malaugurata e non desiderata possibilità della realizzazione del progetto, i costi non ricadano sulla collettività, ma unicamente sul polo conciario di Arzignano”.