“Un plauso alla Guardia di Finanza di Vicenza – dichiara il deputato vicentino della Lega, Erik Pretto, componente della Commissione Bicamerale Antimafia – per aver individuato e posto sotto sequestro una discarica abusiva di rifiuti scoperta in un capannone abbandonato ad Asigliano Veneto (VI). Il nostro territorio, riconosciuto per grande laboriosità dei cittadini che qui vivono ed operano, non può e non deve diventare un luogo di destinazione di rifiuti di provenienza illecita. La criminalità organizzata deve essere fermata grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni, della magistratura e dei cittadini, ai quali chiediamo prontamente di segnalare eventuali situazioni sospette. L’ambiente che abbiamo ereditato e il tessuto economico che abbiamo saputo costruire vanno preservati. Auspico che i criminali responsabili di questo scempio paghino duramente. Da parte nostra, promuoveremo il coinvolgimento delle commissioni parlamentari Antimafia ed Ecomafie nella lotta alla criminalità organizzata”.
“Ancora rifiuti abbandonati e ancora veleni in Veneto, che si conferma la Terra dei fuochi del Nord. E su questo la Regione ha gravi responsabilità: ha sottovalutato il problema e non ha alcuna strategia pianificatoria per gestire i numerosi siti inquinati. Sono ben 644 quelli censiti, ma è chiaro che è solo la punta dell’iceberg”. È quanto afferma Cristina Guarda commentando la scoperta della Guardia di finanza nell’area industriale di Asigliano Veneto: un capannone abbandonato di tremila metri quadrati con all’interno 900 tonnellate di rifiuti speciali provenienti dalla Campania, quasi certamente in mano alla camorra. “È una quantità spaventosa. Ormai non si può più parlare di infiltrazioni mafiose, la criminalità organizzata ha messo basi solide, si è radicata, come confermano le inchieste e gli arresti delle ultime settimane”.
“La Regione dovrebbe darsi degli obiettivi, anche temporali per affrontare in maniera seria la questione dei rifiuti abbandonati – prosegue Guarda – Per gestire le situazioni critiche ci vorrebbero quattro-cinque miliardi, una cifra enorme dovuta al fatto che si è sempre preferito rimandare. Invece ogni anno lo stanziamento di risorse è ridicolo e mortificante. Nella sessione bilancio ho chiesto con forza una progettualità alla Giunta Zaia, oltre a un finanziamento decente e rispettoso, con strategie e tempistiche definite: dalla verifica costante dei siti potenzialmente contaminanti allo stato sanitario della popolazione in zone ‘a rischio’. Proposte che ho ribadito nell’ultimo piano sociosanitario, dai progetti innovativi per la valutazione dell’impatto sanitario fino a un piano di bonifica delle aree inquinate. Purtroppo dalla Regione non ci sono stati riscontri positivi. È evidente come non sia un argomento che sta particolarmente a cuore. Ma una politica intelligente mette il bene della comunità davanti a tutto e la tutela ambientale è un tema ineludibile per garantire un futuro alle giovani generazioni anziché scaricargli addosso il problema. La Regione deve assolutamente cambiare strada. Sottovalutare i problemi non porta alla loro soluzione”.
Complimenti alla Guardia di Finanza – dichiara l’on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia – per la brillante operazione che, nell’area industriale di Asigliano Veneto, ha portato al sequestro di 900 tonnellate di rifiuti non riciclabili, provenienti dalla Campania. L’occultamento delle balle di materiali nel nostro territorio è l’ennesima prova di come la criminalità organizzata stia cercando di allungare i propri tentacoli anche in Veneto. Le cronache riportano sempre più spesso di notizie di reati legati al racket, al traffico di stupefacenti e ora anche allo smaltimento illegale di rifiuti, dietro ai quali immancabilmente le forze dell’ordine riscontrano l’operato della camorra. Proprio a fronte di questi segnali allarmanti è doveroso non abbassare la guardia nell’attività di prevenzione e repressione, per non concedere il minimo spazio ad organizzazioni che da tempo hanno messo nel mirino la nostra Regione”.
La Regione si decida a fare un monitoraggio sui troppi capannoni vuoti del Veneto su cui sta mettendo le mani la mafia. Quanto scoperto ad Asigliano Veneto è praticamente identico ai casi di Fossalta di Piave e Fiesso Umbertiano. 900 tonnellate d rifiuti, provenienti dalla Campania, sono una quantità importante, movimentata da quasi un centinaio di mezzi pesanti. Siamo già a tre sequestri nel giro di poche settimane, se non è questa un’emergenza…”. A ribadirlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni e vicepresidente della commissione Ambiente, che da tempo sta denunciando gli episodi di traffico, stoccaggio e smaltimento illegale di rifiuti in Veneto dopo l’ultima operazione della Guardia di finanza in provincia di Vicenza. “Ringrazio le forze dell’ordine intervenute e ricordo all’assessore Bottacin che la videosorveglianza è sicuramente una delle attività preventive ma da sola non sufficiente. La Regione monitori tutti i capannoni vuoti in collaborazione con i Comuni che conoscono al meglio il proprio territorio e possono fare prevenzione: è una proposta che ho fatto anche nell’ultimo bilancio, ma è stata bocciata dalla maggioranza leghista. Inoltre rinnovo l’invito ai cittadini a segnalare i movimenti sospetti nelle zone industriali dove si trovano capannoni abbandonati: il loro aiuto è fondamentale”.
“900 tonnellate nel Basso Vicentino, 16mila metri cubi in provincia di Venezia e altri 5mila metri cubi in Polesine sono numeri che fanno pensare. E dietro questi traffici c’è sempre più spesso la criminalità organizzata – sottolinea ancora l’esponente del PD che oggi era a Treviso per partecipare alla Giornata in ricordo delle vittime delle mafie – Politica, magistratura ma anche società civile e imprenditoria devono fare un lavoro di squadra per combatterla. La presenza di ‘ndrangheta e camorra in Veneto non è sporadica ma, come dimostrato dalle inchieste sui traffici di rifiuti e dagli arresti più recenti, diffusa e radicata
Oggi, nel vicentino, è stato ritrovato un capannone con 900 tonnellate di rifiuti pericolosi illecitamente ammassati al suo interno, con probabile coinvolgimento della camorra. Di qualche giorno fa, invece, la notizia che un altro capannone adibito a discarica abusiva è stato ritrovato nel rodigino, mentre nel veneziano è stato sventato un sistema di riciclo di denaro della ‘ndrangheta, per circa trenta milioni di euro l’anno”.
Le parole sono della consigliera regionale Patrizia Bartelle (Italia In Comune) per la quale “questa è la prova che la mafia in veneto è ben radicata, non si può più parlare di semplice infiltrazione. L’unica speranza per debellare questa piaga è investire sui giovani, coinvolgendoli e sensibilizzandoli”. “Se la nostra generazione non è riuscita a contenere le mafie – continua la consigliera regionale – l’unica speranza sono i giovani che vanno coinvolti e sensibilizzati sul fenomeno”.
“La marcia in favore del clima di venerdì 15 marzo us – osserva Bartelle – ha trasmesso un segnale incoraggiante ma non basta, serve fare di più, come l’evento “La primavera dei giovani”, organizzato dal Comitato della Croce di Cavarzere, presieduto da Fiorenzo Tommasi, che si terrà presso l’Istituto Superiore Veronese- Marconi di Chioggia il 22 marzo, in occasione del quale interverranno il Generale della Guardia di Finanza, Emilio Errigo, e il dott. Francesco Rao”.
“Auspico – conclude Patrizia Bartelle – che la marcia contro le mafie, che si terrà a Padova giovedì 21 marzo, possa rappresentare un volano per spingere sempre più giovani contro le mafie”