Discoteca di Valdagno, per la festa di carnevale tutti i lavoratori in nero: sanzione della Guardia di Finanza

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I proprietari di una discoteca di Valdagno rischiano fino a 165mila euro di multa per aver impiegato lavoratori in nero.

Lo rende noto la Guardia di finanza di Vicenza al termine di accertamenti compiuti a seguito di una festa di Carnevale nella quale la società che gestisce il locale da ballo avrebbe impiegato lavoratori in nero.

Secondo quanto riferito dalle fiamme gialle, in una serata a tema carnevalesco nella discoteca di Valdagno avrebbero lavorato 13 persone, ovvero tutti i dipendenti impiegati in quella occasione, senza le regolari comunicazioni e retribuiti in contanti, ovvero in maniera non tracciabile.

Di conseguenza, la guardia di finanza ha irrogato sanzioni amministrative per oltre 165 mila euro “per innumerevoli violazioni in materia di legislazione sul lavoro e di pubblica sicurezza. In dettaglio, dal controllo delle Fiamme Gialle della Compagnia di Arzignano è emerso l’impiego di 13 lavoratori in nero, pari alla totalità del personale dipendente presente, da parte della società che gestisce il locale, impiegati quali buttafuori, addetti all’accoglienza e alla somministrazione delle bevande”.

Oltre alla “maxi-sanzione fino a 140 mila euro, per aver omesso le previste comunicazioni di assunzione, il titolare della società è stato destinatario anche di una sanzione fino a 25 mila euro per aver retribuito alcuni dipendenti in contanti invece di adottare metodi tracciabili, come sancito dalla legge”, fanno sapere dal comando provinciale della finanza.

L’attività della discoteca di Valdagno è stata quindi sospesa dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, con un provvedimento – viene spiegato – previsto quando viene constatato l’impiego di lavoratori “in nero” in misura pari o superiore al 10% del totale dei presenti.

“L’attività – informa inoltre la guardia di finanza berica – ha riguardato anche la repressione dello spaccio di stupefacenti e la verifica del rispetto della normativa in materia di somministrazione di alcolici a soggetti minori.

La barista e la legale rappresentante del locale sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria berica per la violazione dell’articolo 689 del codice penale, per aver somministrato una bevanda alcolica ad un minore di 16 anni, norma che prevede anche la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 25.000 euro e la sospensione dell’attività per tre mesi in caso di recidiva.

I controlli effettuati hanno permesso, inoltre, di identificare due giovani all’ingresso della discoteca, di cui un minorenne, intenti a consumare sostanze stupefacenti, presumibilmente hashish. Per tale motivo, sono stati segnalati amministrativamente alla Prefettura di Vicenza, mentre la sostanza, posta sotto sequestro, sarà sottoposta alle analisi di rito”, conclude la finanza berica.