Disdire canone Rai. Aduc: si può anche a giugno

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 Il Parlamento deve modificare, entro fine anno, la riscossione del cosiddetto canone Rai tramite bolletta della luce. Tanti vorrebbero non pagarlo perché – sostengono – di non vedere i programmi Rai ma solo quelli di altre emittenti, ma non possono farlo perché si tratta di una imposta sul possesso di un apparecchio (1), imposta con cui si paga l’intero servizio di informazione e intrattenimento di Stato.

Ricordiamo che la Rai è gestita da tutti i partiti del Parlamento, di governo e opposizione, che si spartiscono giornalisti, tecnici, dirigenti, lavoratori (tutto il personale) e programmi.

In attesa che il Parlamento decida e, magari, decida anche di affrontare il problema complessivo di un servizio pubblico che si finanzia anche con la pubblicità, in aperto abuso di posizione dominate verso i suoi concorrenti sul digitale terrestre, che canone non ne hanno… abbiamo più volte consigliato di disdire il canone, scollegandosi dall’antenna e fruire, grossomodo, delle stesse emissioni (Rai inclusa) che vengono diffuse in streaming via Internet.

La disdetta, oltre che entro il 31 gennaio per tutto l’anno in corso, può essere fatta anche entro il 30 giugno disdicendo i sei mesi successivi, per cui i 90 euro annuali diventerebbero subito 45.

GIUGNO E’ ALLE PORTE, NON FACCIAMOCI SFUGGIRE L’OCCASIONE DI ESSERE PIU’ LIBERI

Ecco come fare la disdetta

CHI PUÒ INVIARE IL MODULO
Può inviare il modulo esclusivamente l’intestatario dell’utenza di energia elettrica (non altro componente della famiglia), oppure il suo erede se l’utenza è transitoriamente intestata a soggetto deceduto.
QUANDO È POSSIBILE USARLO
Tipicamente il modulo va utilizzato quando nessun componente della famiglia detiene apparecchi televisivi in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di utenza elettrica per uso domestico.
IL MODULO PER DISDIRE
Ad oggi il modulo è scaricabile con le relative istruzioni dal sito dell’Agenzia delle entrate .
Il modulo può essere inviato:
– per via raccomandata a/r in plico senza busta, con allegata copia del documento di riconoscimento, indirizzandolo a AGENZIA DELLE ENTRATE – Ufficio di Torino 1 – S.A.T Sportello Abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
telematicamente attraverso il sito dell’Agenzia delle entrate utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel, direttamente o attraverso intermediari (commercialisti, ragionieri, centri di assistenza fiscale, etc.).
– via pec (con sottoscrizione mediante firma digitale) all’indirizzo [email protected]

NOTA IMPORTANTE PER CHI SI DISFA DELL’APPARECCHIO
Per chi disdice e si disfa del proprio televisore (regalo, vendita, rottamazione, furto etc.) o per ricovero in RSA o altra struttura di lunga degenza, consigliamo di inviare, insieme alla modulistica suddetta, una dichiarazione sostitutiva apposita:
modulo di disdetta per cessione o rottamazione del TV
modulo di disdetta per ricovero in RSA o altra struttura di lunga degenza

Per approfondire e casi particolari, la specifica scheda pratica di Aduc

Informazioni più in generale sul canone

1 – per la tv: imposta di possesso su un apparecchio collegato all’antenna; per la radio: non per i privati, ma solo per chi la usa a fini di lucro (negozi, attività varie)
 
 

CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

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Fonte: Disdire canone Rai. Aduc: si può anche a giugno

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