La Giunta Regionale del Veneto, con Delibera del 15 ottobre 2024, ha approvato la richiesta di riconoscimento del Distretto del Commercio “Delle Porte e del Cuore dei Berici” che comprende i Comuni di Brendola, Arcugnano, Orgiano, Val Liona e Zovencedo.
A comunicarlo, con una nota ai sindaci dei Comuni interessati, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato che sottolinea: “Il modello distrettuale costituisce una delle principali strategie per il rilancio e lo sviluppo del commercio in ambito urbano, grazie soprattutto all’intensificarsi del dialogo tra enti pubblici ed il tessuto economico locale, costituito dalle imprese e dalle organizzazioni di categoria del mondo produttivo, con la condivisa finalità di rivitalizzare i centri urbani, rendendoli al contempo presidi di sicurezza”.
La stessa Regione Veneto favorisce infatti la riqualificazione dei centri storici e urbani attraverso lo sviluppo delle attività commerciali ubicate nell’ambito dei Distretti del Commercio quale fattore di innovazione, integrazione valorizzazione delle risorse del territorio.
Il Distretto “Delle Porte e del Cuore dei Berici” ha come partner Confcommercio Vicenza, che affiancherà i Comuni nella realizzazione di progetti e iniziative volti al rilancio del commercio al dettaglio e scongiurare la “moria” di tanti piccoli negozi con la conseguente perdita di attrattività e di socialità del contesto urbano in cui sono inseriti. L’obiettivo è coinvolgere nell’iniziativa anche la Provincia di Vicenza.
La strategia della Regione Veneto ha trovato nei sindaci Bruno Beltrame (Brendola), Marco Carollo (Arcugnano), Manuel Dotto (Orgiano), Maurizio Fipponi (Val Liona) e Stefania Marchesini (Zovencedo), insieme alle rispettive Amministrazioni Comunali, degli interlocutori sensibili e lungimiranti in merito alle potenzialità del “Distretto delle Porte e del Cuore dei Berici”.
Il progetto è stato recentemente presentato durante una conferenza stampa nella Sala Consiliare del Municipio di Brendola, alla quale sono intervenuti oltre ai sindaci e agli assessori di competenza, il consigliere delegato alle Attività Produttive della Provincia di Vicenza Moreno Marsetti, il presidente della Delegazione Comunale Confcommercio di Brendola Mario Castegnaro assieme al funzionario di Confcommercio Federico Azzolini.
A fare gli onori di casa il sindaco Beltrame: “Il riconoscimento della Regione – afferma – è il risultato del fruttuoso lavoro svolto dalle Amministrazioni comunali che hanno dato vita al Distretto; Amministrazioni che in questi mesi hanno approfondito il rapporto che da sempre mette in relazione lo sviluppo del territorio, in termini di qualità della vita e dei servizi, alle attività commerciali presenti. In quest’ottica il Distretto sarà uno strumento di programmazione efficace in capo ai Comuni che nelle loro scelte dovranno sempre più coinvolgere le associazioni di categoria e gli operatori commerciali. Affrontiamo con entusiasmo e competenza – conclude il sindaco di Brendola – questa nuova sfida per rivitalizzare i nostri paesi e sostenere i negozi di vicinato e piccole attività commerciali”.
Il Distretto ricopre la maggior parte della superficie dell’area dei Colli Berici per complessivi 122 chilometri quadrati, suddivisi nei cinque Comuni; conta 21 mila abitanti e circa 700 attività commerciali e produttive. Zovencedo è il punto più baricentrico del territorio e insieme al Comune di Val Liona forma il “Cuore” del Distretto; Arcugnano rappresenta la “Porta nord” che collega il centro dei Colli con la pianura a nord e la Città di Vicenza; Brendola è la “Porta occidentale” con l’addensamento commerciale più rilevante e la vicinanza ad importanti vie di comunicazione stradale come l’autostrada A4, la superstrada Pedemontana Veneta e la Strada Regionale 500; Orgiano, infine, è la “Porta sud” che si affaccia sul Basso Vicentino.
Dagli interventi dei sindaci e degli assessori alle attività produttive coinvolti sono emersi in modo chiaro gli obiettivi che il Distretto si pone sul lungo termine quali l’aumento del numero di attività di commercio e di servizio del territorio, l’incremento degli investimenti pubblici e privati destinati all’ammodernamento e alla maggiore competitività degli esercizi commerciali del territorio, una maggiore coesione tra le varie imprese e un fattivo coinvolgimento nelle proposte di promozione del territorio avanzate dai Comuni e della associazioni di categoria.
Uno dei punti di forza per il riconoscimento del Distretto da parte della Regione è stata la vocazione al turismo naturalistico ed enogastronomico di un territorio caratterizzato da una fitta rete di sentieri escursionistici collinari tra i quali l’Alta Via dei Berici che attraversano i centri e le contrade dei paesi, da numerosi prodotti De. Co. (Denominazione Comunale di origine) riconosciuti nel tempo: tutte particolarità che vanno preservate e valorizzate.
La Regione ha inoltre tenuto conto degli interventi finalizzati alla riqualificazione del contesto urbano in termini di arredo, aree a verde, pulizia e sicurezza. In questo ambito rilevante è l’aspetto della mobilità locale con la realizzazione di piste ciclo-pedonali.
Con la nascita del Distretto il “modello Brendola” viene “esportato” negli altri Comuni anche in materia di politiche fiscali volte al riuso di spazi sfitti da adibire ad attività commerciali quali agevolazioni o facilitazioni Imu oltre alla riduzione della Tari in favore dell’imprenditoria femminile, per start up e per PMI innovative.
Infine tra gli obiettivi del Distretto vi sarà anche la sperimentazione, in sintonia con Confcommercio, di orari di apertura al pubblico delle attività commerciali al fine di garantire la continuità del servizio, nonché la valorizzazione dei mercati e dei luoghi-botteghe storici del commercio.