Da mercoledì 18 dicembre, per tutti i residenti nel Distretto 1, sarà attivo un nuovo numero della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica): 116117. La novità rientra nell’ambito di un progetto innovativo più ampio della Regione del Veneto e sarà oggetto di sperimentazione solo nel distretto bassanese dell’Ulss 7 Pedemontana.
Obiettivo del progetto è infatti mettere a disposizione dei cittadini un numero unico di riferimento non solo per contattare la Continuità Assistenziale, ma anche per facilitare il contatto con tutti i servizi socio-sanitari.
Dai servizi per minori alla scelta del medico di base, dall’assistenza agli anziani ai servizi per la maternità, fino ai servizi di supporto psicologico e molto altro: chiamando il nuovo numero 116117 le necessità del cittadino saranno prese in carico e segnalate al servizio di riferimento, che lo ricontatterà attivamente per fornire l’assistenza richiesta. Il nuovo numero 116117 è gratuito e attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Un ruolo fondamentale, di raccordo con il 116117, sarà svolto dal PUA (punto unico di accesso), attivato presso la sede del Monsignor Negrin di Bassano che decodifica il bisogno espresso dal cittadino, inviandolo al setting assistenziale più appropriato. Si è altresì, provveduto ad attivare il primo team di infermieri di famiglia e comunità (IFoC) presso la casa di comunità di Marostica con la funzione di rispondere ai bisogni di salute della comunità e l’ attuazione di interventi infermieristici programmabili per assistiti non eleggibili all’ADI inviati dal 116117.
“Ringrazio la Regione del Veneto per avere scelto la nostra Azienda per questa importante sperimentazione – commenta il direttore generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. Da mercoledì per i residenti nel Distretto di Bassano cambia il numero da contattare per la Continuità Assistenziale, ma prende il via anche un nuovo modello di presa in carico dei bisogni socio-sanitari, con il quale non è più il cittadino a dover individuare e contattare i servizi di cui ha bisogno, ma sono questi ultimi a farsi carico attivamente delle se necessità, e questo può essere molto utile soprattutto nel caso di richieste complesse perché magari riguardano più servizi allo stesso tempo. Migliora dunque l’accessibilità ai servizi per i cittadini. Si parte in via sperimentale dal Distretto di Bassano per raccogliere, nei prossimi mesi, indicazioni utili sul modello organizzativo predisposto, con la prospettiva poi di estenderlo anche al Distretto Alto Vicentino e successivamente a tutto il territorio regionale”.