Notizie di stampa segnalano che per il secondo anno consecutivo Etra, la multiutility che gestisce acqua e rifiuti nell’Ambito Territoriale Ottimale Brenta per affidamento diretto dei Comuni, ha distribuito l’utile ai suoi azionisti pubblici. Non era mai successo fino al 2017 e non ci risulta che si verifichi nelle altre società in house del Veneto, almeno in quelle concessionarie del servizio idrico. Un’azienda che gestisce servizi pubblici essenziali per mandato diretto dei Sindaci non ha lo scopo di distribuire dividendi come una qualunque s.p.a.
È invece lo strumento che i Comuni hanno scelto, senza gara proprio per poter esercitare un controllo stretto sul suo funzionamento, per realizzare al meglio le funzioni di cui sono responsabili.
Dunque ogni risorsa dovrebbe essere rivolta a migliorare l’efficacia della Società nei confronti dell’interesse pubblico tutelato.
Ecco che invece una parte delle disponibilità economiche, peraltro provenienti dalle tariffe che i cittadini pagano per il servizio, finisce nelle casse dei Comuni come una tassa occulta, e sarà utilizzata ad altri scopi, alla faccia di obblighi di trasparenza e di lealtà nell’azione amministrativa.
Non possiamo che interpretare questo fatto come un pericoloso precedente, un ulteriore passo verso una gestione privatistica e mercificata del bene pubblico.
Acqua Bene Comune Vicenza