«Riaprire le librerie, magari con un commesso solo, con le mascherine, con i guanti, con l’ingresso di due clienti per volta, con il numerino come al supermercato, con l’amuchina, il disinfettante, con tutte le accortezze necessarie per tutelare lavoratori, titolari e clienti ma riaprire le librerie. Permettere ai librai le consegne a domicilio». Lo ha scritto sulla sua pagina facebook il noto scrittore veneto Massimo Carlotto.
«I libri sono un bene primario – spiega -. Comprendo e accetto i limiti dell’emergenza ma se posso mettermi in fila dal tabaccaio per comprare le sigarette perché non posso farlo davanti alla mia libreria di riferimento?».
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