Dj Matteo Scapin racconta il futuro della musica elettronica

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A 9 giorni dall’uscita del suo nuovo singolo “Bounce”, il dj e produttore della nostra città Matteo Scapin ci racconta la sua passione per la musica elettronica, i suoi progetti e perché, per un dj, è così importante “produrre”.

Matthew S ovvero Matteo Scapin, dj 30enne, in pochi giorni ha ricevuto importanti riscontri sia a livello nazionale che internazionale nei digital store spotify, itunes, deezer e tidal. A parlare di lui sono anche numerosi magazine on line quali Soundwall, Thepartae, Feline Wood, Loudvision, techclubbers, sonofmarketing, europaeculturaelettronica, velvetindependent e Andre1Blog, che definiscono il suo sound “ricercato”.

In che cosa consiste il tuo progetto musicale?

Il progetto Matthew S è nato qualche anno fa, ho sempre sperimentato con la musica componendo musica elettronica sempre a passo con le diverse correnti di stile. Dopo quasi 10 anni di produzioni ho deciso che la mia musica non deve seguire una moda, ma deve seguire il mio essere produttore. Non mi sento influenzato dalla musica “commerciale”, ma semplicemente dal mio gusto di produrre.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho molti progetti nel cassetto, ho iniziato a lavorare per il mio prossimo Album e a vari progetti come sound designer che ancora non posso svelare. Oltre al mio progetto Artistico sto lavorando ad un progetto ludico musicale “MUSIC 4 ALL”, musica elettronica applicata alla disabilità, per dimostrare che chiunque può fare musica”.

Da dove provengono gli ascolti del tuo ultimo singolo?

Gli ascolti di Spotify, ad esempio, provengono principalmente da Italia, USA, Gran Bretagna, canada, Messico, Australia, Norvegia, Belgio, Brasile e Olanda”.

Con quali artisti sogni di collaborare a livello internazionale?

Mi piacerebbe collaborare con i produttori e live performer del calibro di Tyco, Max Cooper e John Hopkins”.

Perchè per un dj è importante produrre musica?

Perchè anche questo settore è competitivo e la maggior parte dei dj che riescono a suonare all’estero sono anche produttori, ovvero artisti a tutto tondo. Con le loro produzioni hanno più possibilità di esibirsi anche al di fuori dell’Italia. Per fare il dj oggi non basta saper mixare, ma occorre essere originali, oltre ad avere bravura tecnica e competenza che derivi da una buona formazione musicale”. 

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