Domenica 2 giugno Venezia celebra la Festa della Sensa 2019: le origini e il programma

219
Comune di Venezia
Comune di Venezia

Nell’XI secolo la Serenissima Repubblica riportò due vittorie che segnarono il suo destino di potenza sui mari. Il 9 maggio dell’anno 1000 (secondo alcune fonti storiche, invece, il 28 maggio del 998), giorno dell’Ascensione, una flotta di 35 navi guidata dal doge Pietro II Orseolo salpò verso la Dalmazia toccando Grado, Pola, Cherso, Veglia e Zara per liberare le coste dai pirati che infestavano l’Adriatico. Il doge fu ovunque accolto con dimostrazioni trionfali dai vescovi e dai rappresentanti delle comunità locali; si spinse poi in territorio slavo a sud di Zara ottenendo la sudditanza di tutta la Dalmazia, fino a Ragusa, e da allora ottenne il titolo di “doge di Venezia e della Dalmazia”. Venezia aveva così intrapreso il percorso che la porterà ad ottenere il dominio sul Mare Adriatico.

Sensa: festa solenne

A seguito di quella vittoria si cominciò a festeggiare a Venezia il giorno dell’Ascensione ovvero “la Sensa”, ma, solo a partire dal 1177, in occasione di un altro importante avvenimento, la Sensa divenne una festa solenne, di rievocazione storica, celebrata annualmente. Si trattava della firma del trattato di pace tra Papato (Papa Alessandro III) e Impero (Federico Barbarossa) che ebbe luogo a Venezia in presenza del Doge Sebastiano Ziani. In occasione della firma di questo importante trattato il Doge ricevette dal Papa un anello benedetto come segno di ricompensa, confermando a Venezia il dominio sui mari. Il simbolo della festa era lo Sposalizio del Mare; un rito probabilmente di origini pagane riportato al Cristianesimo da Papa Alessandro III.

Lo sposalizio con il mare

Per festeggiare l’Ascensione il Doge, a bordo del Bucintoro, con un seguito di barche, arrivava davanti all’isola di Sant’Elena e, all’altezza di San Pietro di Castello, incontrava il Vescovo che gli dava la sua benedizione. Successivamente, il Doge arrivava fino alla bocca di porto di San Nicolò dove, come rito propiziatorio, lanciava nella acque della laguna un anello d’oro per ricordare e confermare il legame tra Venezia e il mare. Con la caduta della Repubblica di Venezia e la distruzione, nel 1798, del Bucintoro da parte delle truppe francesi che, davanti alla chiesa di San Giorgio, ne bruciarono tutti gli ornamenti per recuperarne l’oro, la tradizionale festa della Sensa fu sospesa fino al 1965.

Il 2 giugno si rinnova la tradizione

Come da tradizione, anche quest’anno, la Festa della Sensa,  che si svolgerà il 2 giugno, inizierà con il corteo acqueo composto da imbarcazioni a remi delle Società di Voga alla veneta con alla testa la ‘Serenissima’, imbarcazione sontuosa che sostituisce il Bucintoro, a bordo della quale saliranno il sindaco e le autorità cittadine. Dal Bacino di San Marco il corteo raggiungerà San Nicolò dove, davanti all’omonima chiesa, verrà rievocata la cerimonia dello Sposalizio del Mare con il simbolico lancio dell’anello nelle acque. Seguirà la tradizionale funzione religiosa nella chiesa. All’esterno sarà allestito un mercatino. La festa come di consueto si concluderà con le una serie di regate.