Bassano del Grappa, Dominicano di 31 anni finisce in carcere per reati di droga su ordine del Gip eseguito dalla Polizia

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È finito in carcere per reati di droga un cittadino dominicano di 31 anni domiciliato nel quartiere Rondò Brenta di Bassano del Grappa. L’uomo è destinatario di un provvedimento in tal senso del Giudice per le indagini preliminari di Vicenza, eseguito dalla Polizia di Stato. Lo si apprende da un comunicato della Questura vicentina diretta dal questore Paolo Sartori (qui l’azione di Sartori dal suo insediamento in città, ndr).

“In data 18 maggio 2022, personale di questo Commissariato di P.S., dava esecuzione a carico di cittadino Domenicano di anni 31, domiciliato a Bassano del Grappa, all’Ordinanza che dispone la revoca della Misura Cautelare dell’Obbligo di dimora e la sostituzione della stessa con la misura della Custodia Cautelare in Carcere a firma del G.I.P. del Tribunale di Vicenza, in riferimento ad un’indagine condotta da personale del Commissariato di P.S. di Bassano del Grappa per il reato di cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Nel corso del pomeriggio, in Bassano del Grappa Quartiere Rondò Brenta, personale di questo Settore Anticrimine rintracciava presso la sua abitazione il soggetto in argomento, al quale veniva notificato il sopra citato provvedimento del G.I.P. di Vicenza.

La vicenda giudiziaria è legata all’attività posta in essere dal personale delle Volanti di questo Commissariato di P.S. che procedeva al suo arresto in flagranza di reato, una prima volta, in data 13 dicembre 2021, per il reato di cessione di sostanza stupefacente. Dopo la convalida dell’attività, il G.I.P. aveva disposto la misura degli arresti domiciliari terminata il 14.02.022.

Successivamente, in data 8 maggio scorso, si rendeva responsabile di analogo reato. Anche questa volta veniva tratto in arresto in flagranza e, dopo la convalida, rimesso in libertà con l’obbligo di firma.

Il Giudice, su richiesta del Pubblico Ministero, ha ritenuto che la misura personale in corso non fosse adeguata a contenere la condotta dell’indagato e l’ha aggravata per il pericolo che il nominato potesse reiterare condotte illecite, per la manifesta indole delinquenziale priva di controllo e non per non avere manifestato alcun segnale di resipiscenza o volontà di cambiamento; per questi motivi disponeva la sostituzione della misura cautelare dell’obbligo con la più grave della custodia cautelare in carcere. Il medesimo veniva accompagnato presso questo Ufficio e, successivamente, associato presso la Casa Circondariale.

Si dovranno, comunque, approfondire i motivi che hanno indotto il suddetto soggetto a tenere i sopra citati comportamenti antigiuridici e, pertanto, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone denunciate in relazione alla vicenda, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.

Si precisa che il Procuratore della Repubblica ha autorizzato la diffusione del presente comunicato”.