Don Torta disertò l’audizione al Csm dell’11 ottobre 2017 sui processi per crac banche venete: Zanettin chiede il perché a lui e Ugone

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Don Torta incontra premier Conte ma disertò Csm
Don Torta incontra premier Conte ma disertò Csm

Il 28 giugno scorso il collega de La Verità, Francesco Bonazzi, “scavando” sull’uscita dal processo BPVi del giudice Miazzi, su possibili ispezioni e su Zonin riferiva anche dell’ennesima trovata mediatica, questa volta contro il parlamentare ed ex membro vicentino del CSM, Pierantonio Zanettin, di Luigi Ugone, il presidente di Noi che credevamo nella BPVi una delle due associazioni, l’altra è il cosiddetto Coordinamento banche di don Enrico Torta, presieduto da Andrea Armanl, l’ispiratore terreno del prete di Dese, che con i loro interventi hanno fatto ritardare di almeno due anni,. senza oggettivamente migliorarli, gli indennizzi a favore dei risparmiatori azzerati di BPVi, Veneto Banca e delle altre banche interessate.

Scrive, infatti, Francesco Bonazzi «… gli azionisti truffati dell’Associazione “Noi che credevamo alla Banca Popolare di Vicenza” hanno scritto una lettera aperta a Pierantonio Zanettin, senatore vicentino di Forza Italia, avvocato ed ex membro del Csm. Insomma una persona che conosce bene i meccanismi della giustizia, come della non giustizia. Nel documento, molto polemico, e in cui si plaude a un “tardivo” interessamento alla vicenda, si chiede a Zanettin se durante il suo mandato al Csm (fino al 2018) “abbia avuto qualche dubbio o sentore sul fatto che possa esservi qualche influenza di vertice sulle Procure venete, che hanno operato nei tribunali dove si celebrano” i processi Bpvi e Veneto Banca».

Affidata al collega, con cui condividiamo da tempo non poche battaglie, la sua sintesi pubblichiamo qui integralmente la lettera di Ugone a Zanettin, firmata anche dal Coordinamento di don Torta, su cui avevamo subito chiesto un parere a Zanettin che l’aveva liquidata così: «Daremmo solo enfasi ad un… che merita solo di non essere considerato»

Ma, dopo l’eco su La Verità, siamo tornati sull’argomento e Zanettin, questa volta, non si limita agli apprezzamenti ma, intanto, li precisa: «Non intendo intrattenere nessun contatto, né replicare a dei soggetti che hanno il garbo di far girare sui social una lettera a me indirizzata, con tanto di indirizzo mail istituzionale, senza averla mai inviata al sottoscritto. Ho controllato attentamente, non è arrivato niente!».

Fin qui sarebbe polemica e ognuno potrebbe pesarne il valore e la credibilità in base ai propri “gusti”, ma, poi, tira fuori una fatto importantissimo e fino ad oggi non rivelato Pierantonio Zanettin, che è avvocato di lungo corso prima ancora che membro del CSM e parlamentare, come ricorda il “paggio” di Di Maio nelle sue ultime passeggiate in favore di telecamere dei Tg in cui ha soppiantato Arman.

«Quando ero al Csm – ci dice il parlamentare forzista –, sulla base degli esposti che aveva inviato sulla presunta parzialità della magistratura vicentina, in prima commissione venne disposta un’audizione l’11 ottobre 2017 di don Torta che pero non si è presentato… per dire il “garbo” istituzionale!».

Insomma Ugone e don Torta ancora oggi chiedono a Zanettin, «e la domanda non può che sorgere spontanea, visti gli incredibili fatti di cui si ha notizia in questi giorni» chiosano i due salaci postulanti, «se, come ex membro del C.S.M. (in carica fino al marzo 2018), Lei non abbia avuto un qualche dubbio o sentore sul fatto che possa esservi stata qualche “influenza di vertice” (per così dire), anche sulle Procure Venete che hanno operato e operano nei Tribunali ove si celebrano i due processi più importanti…».

Allora noi, dopo la puntuale rivelazione di Zanettin, chiediamo solo ai due e ai loro ispiratori e seguaci, «e la domanda non può che sorgere spontanea», dove erano entrambi e soprattutto don Torta quando il prete, che non manca quasi mai a eventi pubblici, non si presentò all’audizione dell’11 ottobre 2017 sollecitata dai suoi stessi esposti e promossa da Zanettin e dai membri del CSM, audizione a cui si presentarono, invece, tutti i magistrati convocati per rispondere ai dubbi del simbolo di quelle associazioni che, però, non si presentò a suffragarli?

Dubbi che anche noi condividiamo, pur senza generalizzarli, ma noi siamo qui, a scrivere e documentare, prendendoci i nostri rischi e le nostre querele, mentre altri, vero Ugone e don Torta?, amano lanciare il sasso, fare spettacolo con i cerchi che si allargano e, poi, nascondere la mano mentre quei cerchi svaniscono nel nulla.