Luciana Marchisio Lampertico ha donato al Museo Naturalistico Archeologico una palma fossile che si trovava nelle dimore della famiglia Lampertico già agli inizi dell’800. A un anno dalla scomparsa del marito Fedele Lampertico – il cui primo anniversario ricorrerà il prossimo 20 marzo, discendente dell’illustre senatore del Regno (l’omonimo Fedele Lampertico) – questo dono è un atto concreto per mantenere viva la sua memoria e il legame della famiglia con la città.
Si tratta di una palma fossile di quasi due metri di altezza proveniente da Purga di Bolca (Verona). La palma ha un’età di 40-50 milioni di anni; appartiene al genere Latanites e conserva il tronco e le strutture fogliari. Non ci sono altri fossili di questo tipo nelle collezioni del museo. Si tratta dunque di un unicum per le collezioni museali vicentine.
La donazione andrà anche a rinsaldare la tradizione ottocentesca di rapporto scientifico fra Vicenza e Bolca, nota sopratutto per la descrizione fatta da Paolo Lioy nel 1865 del coccodrillo fossile Crocodilus vicetinus trovato proprio nella stessa località di provenienza della palma, Purga di Bolca, purtroppo distrutto nel bombardamento del 1945: il Museo ne conserva però un calco che verrà esposto assieme alla palma fossile.
L’assessore alla cultura Ilaria Fantin precisa che «grazie a questa donazione si arricchirà l’allestimento museale con un “angolo Bolca”. Un ringraziamento sentito va pertanto a Luciana Marchisio Lampertico che con lungimiranza ha voluto rendere pubblico un reperto importante sia per la sua storia sia per il valore scientifico».
Una “palma fossile di 40-50 milioni di anni fa” si riferisce a una palma che è stata fossilizzata e che risale a circa 40-50 milioni di anni fa, durante il periodo dell’Eocene o del Paleocene, a seconda della precisione della datazione. Le palme sono una famiglia di piante che sono esistite per milioni di anni e hanno una lunga storia evolutiva. I fossili di palme forniscono preziose informazioni sulla distribuzione geografica delle piante nel passato, sui cambiamenti climatici e sull’evoluzione delle specie vegetali nel corso del tempo. Questi fossili sono spesso trovati in rocce sedimentarie che si sono formate in ambienti che erano favorevoli alla crescita delle palme, come le foreste tropicali o le paludi.