Difficile pensare ad un regalo più espressivo per il suo trentesimo compleanno: Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus ha accolto la centomillesima cornea donata. A celebrare l’evento il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che il 14 novembre 2017 ha fatto visita alla sede della fondazione e a tutti i collaboratori. La Fondazione, nata dall’intuizione del prof. Giovanni Rama 30 anni fa in un angolo del vecchio ospedale di Mestre, si è fatta strada ed è giunta ad essere la prima istituzione del genere in Europa.
Da qui, grazie alla forza del sistema Veneto delle donazioni e alla proficua collaborazione con le istituzioni regionali, può procedere verso nuovi orizzonti di cura. E’ il caso dei tessuti «personalizzati» tarati sempre più sull’occhio del paziente ricevente, della ricerca che dalla cornea punta ora al complesso mondo della retina, progetti portati avanti mentre continuano le richieste di tessuti da tutta Italia e da centri oftalmologici all’estero, che in alcuni periodi sfiorano le 90 a settimana. Il processo di donazione e trapianto di cornea in Fondazione Banca degli Occhi ha fatto raggiungere nel 2016 la cifra, mai raggiunta prima, di 5.000 cornee raccolte e di 3.000 trapianti realizzati. Nel territorio veneto, il 13% dei decessi di persone tra i 4 e i 79 anni nell’anno 2016 è stato seguito da una donazione di cornee. E i numeri, ad oggi, sono in ulteriore crescita: nel 2017 si è registrato un +15% nelle donazioni e un 16% nei trapianti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
100.000 cornee donate dipingono, in 30 anni, il Veneto della generosità, delle famiglie che esprimono il loro sì al dono. Un processo che fa parte ormai del tessuto sociale del territorio e che è inserito nel Sistema Regionale Trapianti e parte dalla collaborazione con il Coordinamento Regionale Trapianti e dall’indispensabile lavoro dei Coordinamenti Ospedalieri per i Trapianti, medici e infermieri che operano a stretto contatto con la Fondazione e con gli altri enti del sistema compiendo un lavoro duro e ricco di umanità, come proporre la donazione a chi, pochi attimi prima, ha perso una persona cara, qualora quest’ultima non avesse espresso un’opinione diversa in vita. Da qui, dalla chiamata che segnala un possibile donatore di cornee, parte il processo portato avanti ogni giorno da una quarantina fra operatori, medici e biologi presso il Padiglione Rama di Mestre e da 15 medici prelevatori attivi in Veneto ma anche in Friuli Venezia Giulia. La «macchina» della donazione procede con l’analisi della storia clinica del donatore, l’analisi del tessuto, la sua preparazione secondo le modalità richieste dal chirurgo e dalle condizioni dell’occhio del paziente, per terminare con l’invio in uno dei 190 centri che collaborano con Mestre.
Il 14 gennaio 2018 alle ore 17 la Banca degli Occhi invita al concerto al Teatro Comunale di Vicenza della Summertime Choir di Padova. Una forte partecipazione, che vedrà il teatro gremito dei familiari dei donatori e dei volontari Aido Vicentini, per diffondere con forza il valore della donazione. Un evento dedicato “a Voi che con il trapianto trasformate questo dono in luce, a Voi che con il vostro sostegno date forza alla ricerca contro le malattie oculari (Fondaz. BOV)”.
Bruno Zamberlan, consigliere provinciale e direttore di “Rivivere” (notiziario ufficiale dell’Aido Vicentina)