Finalmente – scrive nella nota che pubblichiamo CUB Veneto a firma Maria Teresa Turetta – sono state pagate le giornate di donazione sangue agli operai forestali dipendenti di Avisp Regione Veneto che, nel corso del 2018, avevano effettuato fino a 6-7 prelievi di sangue o plasma.
Per noi della CUB era talmente banale il problema che, quando l’abbiamo appreso dai lavoratori, lo abbiamo subito contestato all’azienda regionale, senza ricevere alcuna risposta. Abbiamo cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso comunicati stampa che pungolavano anche la politica che, a parole, incoraggia le donazioni di sangue, salvo poi tollerare che, nella grande Regione Veneto, si ostacolasse il pagamento dei permessi di donazione sangue lasciando gli operai forestali in balia di sè stessi. Abbiamo coinvolto le più importanti associazioni di donatori sangue affinchè anche loro si muovessero in tal senso e sappiamo che lo hanno fatto e le ringraziamo di questo.
Abbiamo incontrato Avisp – nella persona del dottor Negro davanti al Prefetto di Venezia. In quella sede la direzione di Avisp si è impegnata ad approfondire la questione e a riconoscere il dovuto ai lavoratori. Così è stato.
Il riconoscimento della giornata di donazione sangue è un diritto del lavoratore, anche se stagionale o con lavoro precario: la CUB ha lottato ancora una volta per tutelare e riconoscere un diritto elementare a tutela di un atto generoso, di grande importanza civica e sociale; un atto di solidarietà, quello dei donatori, che ha rischiato seriamente di essere compromesso da ostacoli burocratici davvero incredibili.
