Mussoini ha fatto cose buone, come la pasta dal “sapore littorio”. Anche l’assessore veneto di Fratelli d’Italia all’Istruzione e al Lavoro Elena Donazzan ha commentato, nel corso della trasmissione radiofonica ‘La zanzara’ di Radio24 con David Parenzo, Giuseppe Cruciani e Alberto Gottardo, la vicenda della marca di pasta “La molisana” che dopo aver promosso le “abissine dal sapore littorio” è stata sommersa di polemiche arrivando a cambiare il nome e il lancio del prodotto.
Lo ha fatto, come l’assessore stesso ha detto, in maniera goliardica (stesso termine usato dall’operaio che ha bruciato un’immagine di Zaia ed è stato convocato dai carabinieri) canticchiando la nota canzone ‘Faccetta nera’, simbolo non solo del fascismo, ma anche di una mentalità espansionistica e coloniale da parte dei più forti sui più deboli, evidenziata dall’espansione italiana in Africa e in particolare in Libia, Etiopia e appunto Abissinia.
In Etiopia peraltro furono utilizzate bombe all’iprite (gas tossico) vietate dalla convenzione di Ginevra. Ma secondo Donazzan se la Boldrini canta ‘Bella ciao’ “perché le piace di più, io sono cresciuta con questa e mi piace di più questa”, riducendo a tifoseria da stadio quella che in realtà è una canzone di tutta la Resistenza, movimento composto da 7 formazioni partigiane, per citare solo le più famose, di cui solo una era organizzata dal Partito Comunista e un’altra da quello Socialista, mentre tra le altre c’erano quelle dei cattolici, dei monarchici, dei liberali, etc.
Donazzan ha poi definito “aberranti” le leggi razziali, bilanciando questa affermazione con il consueto refrain del “Mussolini ha fatto anche cose buone“, come per esempio l’IRI (evoluzione del Consorzio Sovvenzioni del 1913), l’INPS (a cui Mussolini ha solo dato la denominazione attuale, in quanto è stato istituito nel 1898), l’INAIL (che, ce lo segnala un lettore commentando il video di questo articolo, è stato istituito nel 1898, quando Mussolini aveva 5 anni), la retorica del milite ignoto (che è un’idea del 1920 del generale Dohuet), la costruzione dei grandi sacrari (idea di alcuni generali dopo la Grande Guerra), l’Opera nazionale dell’infanzia e della maternità (istituita effettivamente dal fascismo).
E per fortuna che l’assessore all’Istruzione veneta ha aggiunto “sono appassionata di storia”…