Donazzan contro proiezione a scuola di Vicenza di Erasmus in Gaza, bersagliata da critiche

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Erasmus in Gaza Associazione Italia Israele
Una scena di Erasmus in Gaza

La proiezione di Erasmus in Gaza in una scuola di Vicenza fa discutere e ha generato una serie di critiche all’indirizzo dell’assessore all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan, che si sarebbe detta contraria all’iniziativa.

La visione aperta agli studenti delle classi quarte e quinte dovrebbe avvenire all’Istituto Tecnico Alessandro Rossi di Vicenza – come apprendiamo da una circolare -, martedì 15 novembre 2022. L’iniziativa è stata “proposta alla scuola da Salaam Ragazzi dell’OlivoVicenza e da altre associazioni cittadine che promuovono iniziative di solidarietà
e informazione sulla situazione del popolo palestinese”.

Erasmus in Gaza è un film-documentario di Chiara Avesani e Matteo Delbò sull’esperienza di Riccardo, laureando in medicina dell’Università di Siena e primo studente al mondo a partecipare al programma europeo di scambi universitari Erasmus scegliendo come destinazione la Striscia di Gaza.

Secondo quanto riportato da alcune fonti di stampa l’assessore Donazzan avrebbe attribuito l’iniziativa all’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Vicenza, accusandola di antistoricismo e strumentalizzazione. Elena Donazzan avrebbe poi detto, in merito all’annoso conflitto tra Israele e Palestina che “nessuno parla degli attentati quotidiani che brutalmente colpiscono i cittadini israeliani e la stessa stampa nazionale ed internazionale ignora assassinii, atti terroristici e violenze ai danni della popolazione inerme di Israele costretta a vivere in un perenne stato di assedio“.

In definitiva avrebbe bollato come “inopportuna” l’iniziativa per gli studenti “senza alcun contraddittorio. Mi chiedo quale giustificazione in merito al rispetto dei programmi di studio, di leggi nazionali o relative alla costruzione di un pensiero critico, possano aver portato ad autorizzare tale uscita didattica”.

Dura la reazione in queste ore del Comitato Vicentino per la liberazione dei prigionieri politici palestinesi, che al suo interno annovera Anpi, Cgil, Arci servizio civile, Da adesso in poi, Fornaci rosse, Pax Christi, Mir Progetto sulla soglia e Salaam ragazzi dell’Olivo.

“Il film – commenta – è una testimonianza su un’esperienza di vita e sul dialogo tra le culture. i diritti del popolo palestinese sono riconosciuti dall’Onu, mentre la libertà di insegnamento è un principio costituzionalmente tutelato e non intaccabile da interventi esterni che, incidendo sui contenuti, configurerebbero un’attività censoria del tutto contraria ai principi della democrazia costituzionale”.

Critico anche il Partito della Rifondazione Comunista, federazione di Vicenza. “Visto che la signora Donazzan tanto difende lo stato sionista di Israele la invitiamo a studiare la storia di quel pezzo di terra. Vada a leggere e a guardarsi le cartine ufficiali che mostrano inequivocabilmente come Israele abbia rubato e occupato la terra di Palestina, facendo guerre, morti, sevizie e quant’altro: la rabbia palestinese è causata da 75 anni di massacri, furti, ruberie, bombardamenti”.