‘Donazzan-Faccetta Nera’, Bocciodromo organizza “flash mob antifascista” per chiedere dimissioni assessore

267
Elena Donazzan in consiglio regionale Veneto
Elena Donazzan in consiglio regionale Veneto

Mentre la petizione per chiedere le dimissioni dell’assessore veneto all’Istruzione Elena Donazzan ha superato le 7500 firme, il centro sociale Bocciodromo di Vicenza ha organizzato per giovedì 14 gennaio alle 18:30 in piazza Castello un “flash mob antifascista” per chiederne le dimissioni per la sua ‘prestazione canora’ a La Zanzara’. “In questo momento  – spiegano gli organizzatori – un’assessora all’istruzione si dovrebbe preoccupare di far tornare a scuola gli studenti e le studentesse, ormai da un anno costretti e costrette a casa in Didattica a Distanza. Non si può più accettare che chi canta una canzone inneggiante al periodo colonialista italiano e di conseguenza a tutti i crimini, abusi, stupri e violenze perpetuati verso il popolo etiope (in modo particolare donne e bambini) sia la figura politica delegata alle pari opportunità e alla creazione di percorsi scolastici e didattici contro le discriminazioni e gli abusi e violenza sulle donne e di genere. A questo punto, ci chiediamo cosa dovrà ancora fare per essere sollevata dagli incarichi istituzionali“.

L’immagine usata dal Bocciodromo come copertina dell’evento Facebook, destinata a far discutere con l’accusa magari di istigazione alla violenza, è un fotomontaggio del film “Bastardi senza gloria” di Tarantino e in particolare della scena in cui alcuni nazisti vengono catturati dagli americani che li torturano e gli prendono lo scalpo. L’immagine, in cui la Donazzan ha una svastica disegnata in fronte, fu già usata un paio d’anni fa dal Coordinamento studenti Medi di Padova, che protestava contro la partecipazione dell’assessore a un convegno di CasaPound. In quell’occasione Donazzan denunciò gli studenti.