Elena Donazzan è riuscita a fare breccia nel cuore di Giorgia Meloni (nel video la consegna in Parlamento di una bottiglia di Prosecco personalizzata). Ma per entrare nelle grazie del condottiero regionale del partito, Sergio Berlato, c’è ancora molta strada da fare.
La situazione politica, dopo il passaggio dell’assessore della giunta di Luca Zaia tra le fila di Fratelli d’Italia ufficializzato ieri 19 giugno a Roma, la spiega in modo chiaro e preciso Berlato:
“Donazzan un anno fa militava in Forza Italia, poi ha invitato a votare per la Lega, poi si è avvicinata a Toti che stava organizzando un contenitore per staccarsi da Berlusconi, e non avendo trovato spazio in queste realtà è venuta a bussare da noi”.
“Quando i vertici del partito – continua il consigliere regionale – mi hanno chiesto un parere io ho risposto: possiamo accoglierla a braccia aperte, perché ho scommesso con Meloni che porterò Fratelli d’Italia al 10%, dopo il risultato delle europee che ci ha permesso di superare FI in Veneto”.
“Quindi per superare questo 10% avremo bisogno di tutti coloro che vengono nel nostro partito non per convenienza ma per convinzione – ammonisce Berlato. Non ho parlato con Donazzan, ma siamo sicuri che alle regionali del prossimo anno vorrà candidarsi per dimostrare qual è il bagaglio di consenso che porterà in termini di preferenze. Nel nostro partito vige la regola della meritocrazia”.
Intanto, però, dopo l’entrata di Donazzan, l’altro consigliere regionale Massimiliano Barison ha deciso di uscire da FdI.
“Ha scelto di collocarsi in una lista civica (Veneti Uniti ndr) – spiega Berlato – in attesa di vedere cosa succede all’interno del partito; non gli sono chiari alcuni assetti, ma ha lasciato la porta aperta e in futuro deciderà se tornare oppure no”.
Sperando nel frattempo che l’ingresso della discussa politica bassanese, tra l’inchiesta per i fondi sulla formazione della Regione e guerre contro un giornalista, non faccia implodere l’emergente partito di destra.