Donna chiama Donna, l’associazione vicentina realizzerà una “stanza sicura” nella Questura di Vicenza

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Associazione Donna chiama Donna
Da sinistra: Carla Spessato, rappresentate "Come un incantesimo"; Assessore Matteo Tosetto; Laura Zanichelli, vicepresidente "Donna chiama Donna"; Sindaco Giacomo Possamai; Questore Paolo Sartori; Dottoressa Elena Gregorio, dirigente divisione dell'anticrimine di Vicenza

L’associazione “Donna chiama Donna” di Vicenza sta organizzando un intervento all’interno della questura cittadina. Il progetto prevede la creazione di una stanza sicura e confortevole per le donne e figli che hanno subito abusi e violenze

Le iniziative per la raccolta fondi

L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Vicenza, Matteo Tosetto, è intervenuto sottolineando: “Abbiamo raccolto con grande favore la proposta arrivata dall’associazione Come Un Incantesimo, rappresentata da Carla Spessato”.

Questa associazione si sta impegnando ad aiutare le donne in difficoltà con il progetto delle coperte. Questa iniziativa per raccogliere i fondi, che saranno donati all’associazione “Donna chiama Donna”, ente gestore del centro antiviolenza di Vicenza, si terrà in Piazza San Lorenzo sabato 25 novembre 2023. Dalle 10 alle 18 la piazza si colorerà di tutti i fiori realizzati a maglia e all’uncinetto che andranno a formare un grande mandala. I boccioli saranno poi donati in cambio di un’offerta libera.

Inoltre, il 24 novembre 2023, si terrà un concerto nell’aula magna dell’Itis Rossi dal titolo “Voci contro il Silenzio” organizzato da Soroptimist Vicenza. Sarà ad ingresso gratuito con donazioni libere che andranno anch’esse all’associazione “Donna chiama Donna”.

Una stanza accogliente

L’assessore Tosetto ha continuato dicendo: “Uno degli obiettivi di questa iniziativa è quello di far conoscere il centro antiviolenza alle donne che vogliono e che cercano un aiuto per una seconda opportunità”. Inoltre, Carla Spessato ha aggiunto che è possibile per i cittadini aiutare nella creazione della composizione. Infatti dal giorno 14 novembre 2023, l’associazione “Come Un Incantesimo” avrà a disposizione la sala emoticon della biblioteca Bertoliana, in cui si svolgeranno questi momenti di lavoro insieme all’associazione Anffas Ferruccio Poli.

L’intervento all’interno della questura è per fare in modo che ci sia una stanza che sia accogliente per ogni donna che viene a sporgere denuncia. Soprattutto perché molto spesso viene accompagnata dai figli. Inoltre è anche un modo per favorire i rapporti istituzionali, sia tra chi gestisce il centro antiviolenza e chi rappresenta le forze di polizia.

Il sindaco del Comune di Vicenza, Giacomo Possamai, ha evidenziato come questa stanza, attrezzata con la collaborazione del tribunale, ma soprattutto con chi quotidianamente si occupa del tema della violenza contro le donne, possa fare la differenza anche simbolicamente. 

La violenza di genere è in aumento

Come detto dal Questore Paolo Sartori, gli episodi di violenza domestica sono in aumento rispetto al passato. Di fatto, le ammonizioni emesse dal Questore secondo l’art. 3 D.L. 93/13, sono aumentate fino a 101 nel 2023 (al 31/10) da 5 che erano nel 2021. 

Laura Zanichelli, vicepresidente di “Donna chiama Donna”, ha tenuto a sottolineare come in questo anno abbiano aiutato 346 donne tra Arzignano e Vicenza, di cui 150 hanno sporto denuncia. Ha sottolineato così l’importanza di una stanza accogliente, come quelle di Dueville e Torri di Quartesolo. Inoltre ha riportato che le donne tra i 18 ed i 35 anni che hanno subito violenze sono aumentate rispetto al passato. Mentre tra i 35 ed i 55 anni non sono aumentate, ma è cresciuto il disagio.

Il Questore, in situazioni di violenza di genere, può attuare il provvedimento di ammonimento. Se l’ammonito è recidivo può aggravare la pena dell’ammonimento. Inoltre, la vittima può scegliere se essere portata in una struttura protetta e, con il protocollo Zeus, l’aggressore può affrontare un percorso di recupero. Oltre a ciò, le forze dell’ordine grazie al Protocollo Scudo potranno intervenire più efficacemente, avendo preso tutti i dati necessari se dovesse avvenire un secondo episodio di maltrattamento.

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Sullo stesso appuntamento, proponiamo ai lettori il comunicato stampa diffuso dall’amministrazione comunale di Vicenza.

Un grande mandala composto da fiori realizzati a maglia o all’uncinetto sarà esposto in piazza San Lorenzo sabato 25 novembre dalle 10 alle 18, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’iniziativa “Fleurs …ed io avrò cura di te” consentirà di raccogliere fondi per l’associazione Donna chiama Donna che gestisce il Centro antiviolenza comunale: i fiori fatti a mano che saranno ceduti a fronte di un’offerta libera che servirà per allestire una sala in Questura per l’accoglienza delle donne che sporgono denuncia.

Per realizzare il mandala l’assessorato alle politiche sociali e le associazioni che promuovono l’iniziativa (Come un incantesimo, Donna chiama Donna) insieme a Biblioteca civica Bertoliana, Unico Mondo e con il patrocinio di Centro servizi per il volontariato, invitano tutti coloro che vogliono dare il loro contributo a creare fiori fatti a maglia o all’uncinetto con un diametro dai 10 ai 15 centimetri, utilizzando qualsiasi tecnica e colore.

Ad annunciarlo c’erano oggi in Questura, il questore Paolo Sartori, il sindaco Giacomo Possamai, l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto, Carla Spessato, presidente dell’associazione Come un incantesimo che ha promosso l’iniziativa, Laura Zanichelli, vicepresidente dell’associazione Donna chiama donna, gestore del Ceav e la presidente di Soroptimist club Vicenza Antonietta Bacchetta.

«La violenza contro le donne è uno dei reati in continua crescita, ma cresce anche la consapevolezza da parte delle vittime che possono denunciare o chiedere al questore la misura dell’ammonimento. Sotto questo profilo segnalo che gli ammonimenti per violenza domestica sono passati da 5 nel 2021 a 36 nel 2022 a 101 fino all’ottobre del 2023. Avere una stanza accogliente per le donne che raggiungono la questura è un modo per aiutarle a segnalare la violenza – ha sottolineato il questore Paolo Sartori -. La questura con il proprio personale sarà presente in piazza San Lorenzo il 25 novembre per dare informazioni a chiarimenti in merito a denunce o ammonizioni».

«Questa iniziativa è simbolo della collaborazione istituzionale in questo caso tra Comune e Questura, ma il lavorare in rete dovrebbe essere il punto di partenza per ottenere risultati come quello per il quale siamo qui oggi – ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai -. Il sostegno alle vittime di violenza passa oggi attraverso la scelta di allestire una sala in Questura per l’accoglienza delle donne che vengono a fare denuncia e questo risultato lo otterremo certamente con la collaborazione delle istituzioni, ma soprattutto con il sostegno delle associazioni e con il loro fondamentale contributo».

«Quella che presentiamo oggi è una delle numerose iniziative che comporranno il calendario dedicato al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – è intervenuto l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto -. L’obiettivo è di diffondere la conoscenza del Centro antiviolenza comunale, gestito da Donna chiama Donna, a cui verrà devoluto il ricavato di “Fleurs …ed io avrò cura di te” per ricordare alle donne vittime di violenza che possono trovare un riferimento nel centro che è gratuito e attivo con personale qualificato».

«Chiediamo a tutti coloro che desiderano contribuire di farci avere i fiori realizzati a mano con qualsiasi tecnica oppure a contattarci per ritrovarci insieme dal 14 novembre a creare i fiori nella Sala Emoticon della Biblioteca Bertoliana insieme alla fondazione Anffas Ferruccio Poli» – ha sottolineato Carla Spessato, presidente dell’associazione Come un incantesimo.

E’ possibile contattare Come un incantesimo per informazioni o per la consegna dei fiori al numero 3803755448, alla mail comeunincantesimo@gmail.com oppure attraverso Facebook o Instagram.

Laura Zanichelli, vicepresidente dell’associazione Donna chiama donna, gestore del Ceav ricorda che «durante il 2023 sono state 346 le donne che si sono rivolte ai centri di Vicenza e Arzignano di cui 150 circa hanno sporto denuncia. Per cui il fatto che venga dedicato uno spazio in Questura appositamente allestito è un segno di rispetto nei loro confronti. La fascia d’età si sta abbassando: la fascia d’età più rappresentata è quella dai 30 ai 55 anni ma c’è un aumento di segnalazioni dai 18 ai 30 anni. Le problematiche segnalate sono molto più pesanti, più gravi rispetto al passato. Sono aumentate le donne straniere ma la maggioranza delle donne che si rivolgono a noi sono italiane, di qualsiasi ceto».

La presidente di Soroptimist club Vicenza Antonietta Bacchetta ricorda che il club contribuisce al progetto promuovendo uno spettacolo di danza, prosa e musica il 24 di novembre alle all’Istituto Rossi ad ingresso libero le cui offerte raccolte saranno devolute al presente progetto.

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Fonte: Comune di Vicenza

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